Huang e il genio del tuono
Si tratta di :Bufale e Hoax
Ilaria ci segnala questa storiella cinese
Il giovane Huang era buono e generoso, tanto generoso che tutti, nel villaggio, tessevano le sue lodi. Questo a Huang non faceva molto piacere, perché, oltre a tutte le altre virtù, aveva anche quella della modestia, perciò cercava di beneficare il prossimo di nascosto, ma la cosa veniva a risapersi lo stesso.
Un giorno il suo amico Sia morì, lasciando sei piccoli fratelli e la vecchia madre. I poveretti non avevano più nessuno al mondo che si prendesse cura di loro, perché i ragazzi erano ancora troppo piccoli per lavorare, e la madre troppo vecchia.
Senza pensarci due volte, Huang decise di provvedere all’infelice famiglia e comprò cibo e vestiti per tutti, provvedendo anche alle altre necessità della casa. Ma sette bocche costano molto, e in poco tempo il giovane vide sfumare tutte le sue ricchezze e si trovò ridotto in miseria.
– Non posso andare avanti così – pensò un giorno. – Sono sempre stato uno studioso, e non so far altro che scartabellare dei libri. Nessuno mi prenderebbe a lavorare, perché non so far niente; non mi resta che dedicarmi al commercio.
Allora ripose libri, pennelli, carta di seta, e sebbene il cuore gli dolesse nel rinunciare così a tutto ciò che lo aveva appassionato fino a quel giorno, si dette d’attorno per negoziare in mercanzie.
Tutti cercarono di aiutarlo nel villaggio, perché avevano capito quando fosse stato un grande il suo sacrificio; e ben presto il giovane Huang incominciò a far fortuna e, da povero letterato che era divenne un ricco mercante.
Un giorno, tornando da Nanchino, si fermò in una locanda per riposare. Ordinò una tazza di tè e stava sorbendola, quando vide entrare nella locanda un uomo altissimo e magro, tanto magro che sembrava proprio uno scheletro rivestito di pelle.
L’uomo sedette in disparte e rimase silenzioso stringendosi la testa fra le mani. Pieno di compassione, Huang si alzò e gli si avvicinò.
– Vi sentite male signore? – chiese. Ma l’altro scosse la testa e non rispose.
Allora il giovane mercante si guardò intorno, e visto sopra un tavolinetto un piatto pieno di riso e di altre vivande, lo prese e lo posò davanti allo sconosciuto. L’altro si gettò sul cibo con incredibile avidità, e in un baleno aveva divorato ogni cosa.
– Ancora, amico mio? – domandò Huang.
E senza aspettare risposta ordinò un pranzo completo per due persone. Lo sconosciuto non si fece pregare e spolverò tutto in un batter d’occhio. Quando ebbe vuotato tutti i piatti, si alzò e si inchinò profondamente davanti a Huang.
– Erano tre anni che non saziavo il mio appetito in questo modo! – esclamò.
Huang lo guardò con stupore.
– Vorreste dirmi come vi chiamate e dove abitate? – domandò.
– Non posso rivelarvi il mio nome – rispose lo strano viaggiatore. – e in quando alla mia abitazione, sappiate che non ne ho.
Huang non fece altre domande, poiché comprese che lo sconosciuto non gli avrebbe
detto di più; ma essendosi ormai riposato ordinò ai servi di preparare i bagagli per il viaggio. Quando fu sul punto di ripartire, vide con sorpresa che l’uomo magro si preparava a partire insieme con lui.
– Signore, – gli disse con gentilezza – voi non potete venire con me.
– Amico mio, voi siete in grave pericolo, – rispose lo sconosciuto – e io non posso dimenticare il bene che mi avete fatto.
Huang lo tempestò di domande, ma lo straniero non aprì più bocca; allora si rimise in viaggio rassegnato ad avere l’altro come compagno. Si fermarono una seconda volta per mangiare, e Huang ordinò un pranzo abbondantissimo ma lo straniero scosse la testa.
– Io mangio soltanto una volta all’anno – dichiarò – Non vi preoccupate per me.
Sempre più meravigliato, Huang fu persuaso che l’uomo non poteva essere che un genio, e lo trattò con gentilezza anche maggiore. Infine venne il momento di percorrere un lungo tratto di fiume sopra una giunca, ma erano appena imbarcati, che si scatenò una violenta tempesta, con un vento così forte e onde tanto alte che la giunca si capovolse e tutti i passeggeri furono scaraventati nell’acqua.
Molti di essi affogarono, e sarebbe forse annegato anche Huang, se lo straniero non se lo fosse caricato sopra le spalle, nuotando poi fino a una giunca che, miracolosamente, non si era rovesciata.
Nel frattempo il vento si calmò, e anche le acque ritornarono tranquille; ma tutte le
mercanzie erano cadute nel fiume durante il naufragio, e Huang, sebbene fosse salvo, ormai era ridotto povero in canna. Salì a bordo angosciato, pensando con rammarico a tutte le sue mercanzie perdute, quando vide lo sconosciuto salire sul bordo dell’imbarcazione e gettarsi nel fiume a testa in giù.
Scomparve fra le acque, e riemerse poco dopo reggendo fra le braccia una parte dei bagagli di Huang. Li lasciò sul ponte e si tuffò di nuovo. Così a poco a poco Huang si trovò in possesso di tutti i suoi beni. Infine lo straniero risalì a bordo.
– Non so proprio come ringraziarvi – esclamò Huang commosso e ancora stupefatto.
– Ho soltanto saldato il mio debito, -rispose lo straniero – e adesso posso lasciarvi.
– Oh, no! – supplicò Huang. – Rimanete con me e termineremo insieme il viaggio!
Sembrava che l’uomo non chiedesse di meglio; subito aiutò Huang a contare e riordinare i bagagli e domandò:
– Manca nulla?
– Soltanto uno spillone d’oro – rispose il giovane mercante.
L’uomo si tuffò subito e poco dopo riapparve stringendo in mano lo spillone. Huang, più che mai sbalordito, non sapeva come dimostrare la propria riconoscenza allo straniero.
Infine pregò:
– Se non sapete dove andare, venite a casa mia e vivete con me.
L’uomo accetto e, giunti al termine del viaggio, si sistemarono insieme nella casa di
Huang.
Quando furono passati dodici mesi dal giorno del loro incontro, Huang fece preparare un banchetto abbondantissimo e prelibato, poiché ricordava che lo straniero mangiava soltanto una volta all’anno. Ordinò per cento persone, ma l’uomo divorò tutto in un baleno.
Quando ebbe finito, si inchinò ancora profondamente davanti a Huang, e lo ringraziò con affetto.
– Non ho mai conosciuto un uomo come voi – gli disse. – Voi pensate sempre al bene degli altri, e mai al vostro!
Huang si sentì tutto confuso, perché non gli sembrava di meritare quegli elogi, ma l’uomo proseguì:
– Tra poco dovrò lasciarvi, e questa volta per sempre. Sappiate che io sono il Genio del Tuono, e fui condannato a errare per cinque anni sulla terra.
Udendo questo Huang si sentì tutto confuso, perché non gli sembrava di meritare quegli elogi, ma l’uomo proseguì:
– Esprimete qualsiasi desiderio, e io lo esaudirò.
In quel momento il cielo si coperse di nubi, e si sentì il rombo del tuono. Allora Huang ebbe un idea.
– Vorrei fare una passeggiata fra le nuvole.
Il Genio del Tuono si mise a ridere, e rideva ancora quando Huang si trovò seduto sopra una nuvola che viaggiava dolcemente nello spazio infinito. Sulle prime ebbe una gran paura, ma poi alzò gli occhi e vide nella volta celeste una miriade di stelle splendenti come gemme in un diadema.
Protese la mano, e la stella più vicina gli cadde nella manica. Poi, guardandosi intorno, vide venire un carro dorato, chiuso da cortine di seta grigia e trascinato da due draghi che galoppavano sollevando e abbassando il dorso. Le loro code ondeggianti facevano il rumore che produce una frusta sopra un piatto di bronzo.
Attraverso le cortine si scorgeva dentro il carro una fata bellissima che aveva vicino un grosso tino pieno d’acqua. Dietro il carro venivano molte persone, e fra esse, c’era il Genio del Tuono. Questi si avvicinò a Huang e lo prese per mano sorridendo; poi lo condusse verso il carro.
– Questa è la Fata della Pioggia – disse. – In questo momento è molto adirata con gli
uomini e ha deciso di non lasciare più cadere sulla terra una goccia d’acqua, condannando così le campagne a una tremenda siccità.
Poi il Genio del Tuono si inchinò alla fata e disse, indicando Huang:
– Questo giovane è un mio amico.
La Fata abbassò la testa sorridendo graziosamente, e indicò a Huang alcune secchie di rame che stavano appese intorno al carro. Il giovane ne prese una, poi si rivolse al Genio per avere spiegazioni.
L’uomo fece un gesto, e improvvisa mente le nuvole si squarciarono; Huang poté vedere il suo villaggio e le campagne intorno, arse per la siccità. Allora capì ciò che doveva fare: immerse la secchia nel tino, senza che la Fata si opponesse, lasciò cadere l’acqua nello squarcio delle nuvole e ripeté quel gesto alcune volte. Alla fine il Genio disse:
– Adesso dovete ritornare sulla terra. Dietro il carro pende una corda; afferratevi a quella e non abbiate paura.
Veramente Huang aveva moltissima paura; ma quando si accorse che tutti ridevano
intorno a lui, si fece coraggio, afferrò la corda con le due mani e si lasciò scivolare, un attimo dopo si trovò nella sua stanza, come se nulla fosse accaduto. Ma il suo amico non c’era più. Allora uscì di casa, e vide che nel villaggio tutti erano allegri e festosi!
– Finalmente! – gli gridò un amico ridendo felice. – La campagna moriva di sete, ma oggi è venuta la pioggia e il nostro raccolto è salvo.
Nessuno, naturalmente, sospettava che quella pioggia era dovuta a Huang, e il giovane si guardò bene dal raccontare a chicchessia la sua straordinaria avventura.
Alla sera, mentre si spogliava per andare a letto, vide una pietra scura scivolargli fuori dalla manica. Allora si ricordò della piccola stella che aveva staccata dalla volta celeste.
Era spenta e fredda, ma decise di tenerla come ricordo; perciò la posò sul tavolino e andò a dormire. Ma durante la notte qualche cosa lo risvegliò. La stella, sul tavolo, brillava di una luce vivissima, e tutta la casa ne era illuminata. Stupefatto, Huang si avvicinò,ma accadde un altro prodigio: la stella parve ingrandire e trasformarsi, e infine divenne una giovane e bellissima fanciulla che gli sorrideva dolcemente.
– Mio signore – disse con voce che sembrava una musica, – io mi chiamo Ferma-Nuvole, e il Genio del Tuono mi ha mandata da voi perché io sia la vostra sposa.
Huang non riusciva a riaversi, tanta era la commozione e la gioia; ma infine ritrovò la voce, e chiamati i servi, comandò che fosse preparato quando occorreva per la cerimonia delle nozze.
Il giorno dopo amici e parenti accorsero a festeggiare la giovane coppia, e fu imbandito un sontuoso banchetto. Mentre gli sposi si scambiavano la promessa, si sentì un forte rombo di tuono e cadde una pioggia leggera, fresca come la rugiada, lucente come diamanti.
Erano i Geni delle Nuvole che mandavano i loro doni agli sposi.
Accesso LiberaMente trading on line e home banking bloccato!
Si tratta di :Phishing e Truffe
Cari Visitatori continuano ad arrivare false comunicazioni redatte da gente che vuole impossessarvi dei vostri codici d’accesso prestate attenzione per evitare fregature !
sito utilizzato dai Truffatori :
http: // liberamenteit . epage. ru/ index.html
Segue testo e-mail ai danni di :
Banca CR FirenzeGentile Cliente,
Nell’ambito di un progetto di verifica dei dati anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Banca CR Firenze e stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da Lei forniti all momento della sottoscrizione contrattuale.
L’inserimento dei dati alterati puo costituire motivo di interruzione del servizio secondo gli art. 135 e 137/c da Lei accettati al momento della sottoscrizione, oltre a costituire reato penalmente perseguibile secondo il C.P.P art. 415 del 2001 relativo alla legge contro il riciclaggio e la transparenza dei dati forniti in auto certificazione.
Per ovviare al problema e necessaria la verifica e l’aggiornamento dei dati relativi all’anaagrafica dell’Intestatario dei servizi bancari.
Effetuare l’aggiornamento dei dati cliccando sul seguente collegamento sicuro:
https://www.liberamente.net/siteminderagent/forms/login.fcc
Banca CR Firenze
La strana avventura di Liù
Si tratta di :Storielle e Aneddoti
Lucrezia ci invia questa storiella cinese
Nel grande lago Tung-Ting, tutti lo sanno, abitano i geni delle acque. Sono, di solito allegri burloni: si prendono gioco dei marinai e dei pescatori, ma non fanno male a nessuno.
Però c’è, fra gli altri, qualcuno dal carattere veramente crudele.
Spesso i geni del lago si impadroniscono delle giunche ancorate nei porti, e le utilizzano per le loro feste e danze. Succede così: il cavo che lega la giunca alla riva si allenta all’improvviso e l’imbarcazione se ne va alla deriva, mentre si ode intorno una musica deliziosa.
Allora i viaggiatori si nascondono nel fondo della giunca e stanno immobili, con gli occhi chiusi. Facendo così, sono sicuri che non capita a loro nulla di male: al termine della passeggiata la giunca si ferma, ed essi la ritrovano ancora al punto di partenza.
Una notte, a bordo di una giunca, si trovava un giovane di nome Liù. Tornava a casa dopo essere stato nella città vicina a sostenere certi esami, ma gli esami erano andati male, e Liù se ne tornava al suo paese bocciato e avvilito.
Sedeva a prua, triste e pensieroso, rimuginando i suoi tristi casi, quando sul lago
incominciò a diffondersi una musica deliziosa creata da strumenti invisibili. Udendo quei suoni, marinai e passeggeri si alzarono di scatto dai loro posti e corsero a gettarsi sul fondo della giunca, chiudendosi gli occhi con le mani. Tutti, a gran voce, esortarono Liù a fare altrettanto; ma il giovane non li ascoltò.
Era tanto arrabbiato contro tutti per il fallimento negli esami, che non aveva paura
nemmeno dei geni del lago! Si sentiva pronto a sfidarli: a sfidare il mondo intero! Perciò si nascose dietro un rotolo di cordami, e tenne gli occhi bene aperti per vedere lo spettacolo di cui aveva udito parlare e di cui nessuno era mai stato testimone.
La musica cresceva di tono: tamburi e trombe facevano tanto rumore che il giovane si sentì quasi stordito. L’aria si era riempita di profumo, e a poco a poco sul ponte della giunca si delinearono le figure di molte bellissime fanciulle splendidamente vestite che cantavano e danzavano. Il giovane guardava con occhi sbarrati. Le ragazze piroettavano intorno prendendosi per mano e lasciandosi, al ritmo della musica; ma una, forse la più bella di tutte, giunse danzando leggerissima presso il rotolo di cordami dietro il quale era nascosto Liù. Aveva ornamenti sui capelli; indossava un vestito color dell’uccello del paradiso, e calzava minuscole scarpette di velluto rosso.
Quando la vide tanto vicina, Liù non seppe trattenersi: uscì dal suo nascondiglio e protese la mano per fermare la bella giovinetta; ma riuscì appena ad afferrare un lembo della lunga manica svolazzante. Nel sentirsi presa così, la ragazza gridò:
– Oh, oh, lasciami!
– Si; se mi dici chi sei e come ti chiami – rispose il giovane.
La danzatrice tentò di svincolarsi. Ma Liù non lasciava la stoffa, e fu così che la manica si lacerò: la fanciulla fuggì e Liù si trovò fra le mani un lembo di seta color dell’uccello del paradiso. Ma quasi all’istante comparvero intorno a lui venti soldati e il loro capo gridò:
– Portatelo davanti al re!
Subito un soldato legò le mani di Liù, e gli altri lo spinsero avanti, vicino a un trono dorato su cui stava seduto un uomo imponente vestito di abiti ricchissimi. Con uno spinone i soldati fecero inginocchiare il giovanotto, mentre il re gridava con voce tonante:
– Tu hai osato toccare la veste di una damigella della mia corte! Lo sai cosa ti aspetta? Preparati a morire, perché io ti farò tagliare la testa.
Liù non perdette la sua calma.
– Credo che tu sia il re del lago Tung-Ting – commentò. – Mi sembrava di aver udito parlare della tua generosità, ma non sembra che la tua fama corrisponda davvero al tuo carattere. Infatti tu mi fai morire soltanto per aver toccato il lembo di una veste di seta.
Sospirò e aggiunse:
– Del resto questa è la giornata delle mie disgrazie, ed è giusto che vada a finire così.
Il re lo guardò incuriosito.
– La tua morte può anche aspettare. Dimmi che cosa ti è capitato.
– Questo forse non potrà interessarti, ma sappi che io credevo di essere un ottimo poeta. Però, quando mi sono presentato agli esami convinto di superarli con onore, sono stato invece bocciato.
– Allora tu componi poesie? Ti metterò alla prova. Se saprai comporre un poema sui diversi modi di pettinarsi ti farò la grazia della tua vita.
– Dammi l’occorrente per scrivere, e mi metterò al lavoro.
Immediatamente i servi portarono davanti a Liù pennelli, inchiostro di china e rotoli di carta fine come la seta. Liù sedette in disparte poi incominciò a scrivere.
Dopo un’ora aveva finito. Allora il giovane portò il poema al re, il quale svolse il rotolo e incominciò a ridere, e rise fino alla fine. Quando ebbe terminato, ammise di essersi divertito immensamente.
– Avevi proprio ragione, – dichiarò – sei un letterato di valore, e io non ti farò morire, anzi, affinché anche tu possa riconoscere la mia generosità ti prego di accettare questi doni.
Subito alcuni servi deposero ai piedi di Liù dieci libbre di oro puro, e su di esse fu messa una squadra da falegname in cristallo di rocca. Il re aggiunse:
– Se nel lago tu dovessi trovarti in pericolo, questo oggetto ti salverà.
Detto questo, il re scese dalla giunca, salì in una splendida portantina e subito dopo tutti scomparvero.
Sul lago regnava il più assoluto silenzio, e a poco a poco i marinai e i passeggeri della giunca risalirono dal fondo: poi la nave riprese la sua navigazione verso nord. Liù se ne stava seduto in un angolo e guardava il lago; non raccontò ad alcuno ciò che gli era capitato. Per quanto i passeggeri si rivolsero spesso a lui per parlargli, il ragazzo rispondeva a monosillabi e continuava a pensare alla sua strana avventura. Poco dopo bruscamente il vento cambiò direzione.
– Disgraziati noi! – gridò il capitano. – Stiamo per incappare in una burrasca!
Infatti le onde del lago erano diventate color piombo e si sollevavano in ondate sempre più alte; in cielo nuvolosi neri, neri si inseguivano, spinti da un vento furioso. La burrasca si scatenò con una violenza mai vista, e tutte le giunche che stavano attraversando il lago si capovolsero; i marinai, travolti dalle ondate, cercavano di aggrapparsi ai rottami, ma molti di essi annegarono.
Liù, sul ponte della sua giunca, teneva stretta fra le mani la squadra in cristallo di rocca, e, come per prodigio, le ondate più alte e più violente all’improvviso si fermavano, si placavano, svanivano.
La giunca continuava a navigare attraverso il lago in tempesta, e soltanto sotto di lei e intorno a lei le acque si facevano lisce come l’olio. Così tocco la riva senza risentire alcun danno, con gran stupore dei passeggeri e dell’equipaggio.
Liù scese tutto allegro, e subito cercò i suoi amici per raccontare loro la sua straordinaria avventura. Naturalmente non pensava più agli esami, e non ricordava nemmeno il disinganno e la collera per la bocciatura. Il tempo passò, Liù non scriveva più poesie, ma aveva incominciato a occuparsi di affari. Un giorno, mentre si trovava a Wu-Ciang, udì dei negozianti che parlavano di uno strano caso.
– Vive in questo villaggio – diceva uno di essi – una vecchia signora che si chiama Lee. Ha una figliola bellissima, e molti giovani avrebbero voluto sposarla, ma la signora Lee risponde a tutti concederà la mano di sua figlia soltanto a quel pretendente che mostrerà un oggetto identico a quello che la ragazza porta in dote.
– Quale oggetto? – chiese Liù incuriosito.
– Una squadra da falegname in cristallo di rocca.
Appena ebbe udito ciò, Liù tornò a casa, prese la squadra che gli era stata regalata dal Genio del Fiume e andò subito a bussare alla porta di casa della signora Lee. La donna gli aperse sorridendo. Non appena Liù ebbe mostrato la sua squadra, la signora chiamò la figlia, una ragazza bellissima, la quale si presentò reggendo fra le mani una squadra assolutamente identica, che brillava rifrangendo i raggi del sole.
La signora Lee disse a Liù che gli concedeva la figlia in sposa , e il giovane manifestò subito il desiderio che le nozze fossero celebrate al più presto.
– Benissimo – asserì la vecchia signora. – Lascia qui la tua squadra, torna a casa e manda la portantina a prendere la sposa.
A Liù rincresceva molto separarsi dal suo prezioso talismano, ma la vecchia gli disse:
– Devi dare una prova di amore alla tua bellissima fidanzata.
Allora Liù si rassegnò, e consegnata la squadra, si avviò al porto dove stava ancorata la giunca con la quale era arrivato a Wu-Ciang. Domandò al capitano dove trovare chi gli noleggiasse una portantina, e dopo aver dato disposizione affinché a bordo tutto fosse pronto per accogliere la sposa, assodò portatori, servi e musicanti.
Tra suoni di pifferi e di piattini, il corteo nuziale si avviò verso la casa della signora Lee, e Liù lo accompagnava tutto felice; ma, quando arrivò, lo aspettava un’amara sorpresa: la casa era vuota e deserta, non solo, ma sembrava anche disabitata da molto tempo. I ragni avevano tessuto le loro ragnatele davanti alla porta e alle finestre; le erbe selvagge crescevano fin sulla soglia.
Tutti incominciarono a ridere e a burlarsi di lui e Liù, vergognoso e indispettito, licenziò portatori e musicanti e tornò al porto tutto malinconico, rimproverandosi mille volte di essere stato sciocco. Come giustificarsi, davanti il capitano, per quel matrimonio mancato? Ma, appena salito a bordo, udì una dolcissima voce che gli diceva:
– Liù, perché arrivi così tardi?
E con immenso stupore vide davanti a sé una giovinetta bellissima che gli sorrideva
dolcemente. La giovinetta indossava un abito color dell’uccello del paradiso e calzava un paio di scarpette rosse; soltanto la sua manica appariva lacerata, e ne mancava un piccolo lembo. Liù credeva di sognare e la fanciulla, vedendolo, rise divertita.
– Perché mi guardi così? sembra che tu non mi abbia mai vista!
Liù finalmente ritrovò la voce e disse:
– Voi siete la fanciulla che danzava sulla giunca, quella notte!
– Sono proprio io. Ora ti spiegherò tutto. Colui che tu vedesti sulla giunca quella notte, era proprio il re del lago di Tung-Ting. Egli fu così contento di averti conosciuto, che scelse me perché fossi tua sposa. Però non voleva che io sbagliassi, e mi diede una squadra in cristallo di rocca identica alla tua, affinché servisse come segno di riconoscimento. Così volle vedere quella che tu avevi dato a me, e io gliel’ho portata, oggi: perciò non hai trovato nessuno a casa mia. Io mi chiamo Loto-Nascente e sono la prediletta della regina.
– E la signora Lee?
– E’ soltanto una dama di compagnia che aveva l’incarico di accompagnarmi e servirmi in attesa del tuo arrivo.
Liù era al colmo della gioia.
– Andiamo a casa mia! – esclamò. – Non appena arrivati ti presenterò ai miei genitori e celebreremo le nozze.
– Un momento: non abbiamo ancora definito la questione della mia dote!
– Oh, lo sapevo che tu non avevi altra dote che la tua squadra da falegname! – riabbatte
Liù con calore. – Ma a me basta così.
La fanciulla sorrise dolcemente.
– Niente affatto: io debbo eseguire gli ordini del re e della regina. Anzi, ti prego di aspettarmi un attimo.
Così dicendosi tolse uno spillone dai capelli e lo gettò nell’acqua. Subito dalle acque del lago emerse una piccola barca che si accostò alla giunca. La fanciulla vi balzò dentro leggera, e subito dopo tutto sparì.
Rimasto solo, Liù sedette tristemente su un rotolo di cordami, e ristette a guardare la superficie del lago, proprio nel punto in cui la sua bella sposa era scomparsa. Il cuore gli tremava, nel timore che la giovinetta, questa volta, se ne fosse andata per sempre. Ma a un tratto, proprio nel punto in cui era sparita la piccola barca, apparve una grande e bella giunca che, a vele spiegate, venne ad allinearsi proprio a fianco a quella di Liù.
Dal ponte spiccò il volo uno stupendo uccello del paradiso, il quale venne a posarsi
accanto al giovane, e subito si trasformò nella bella Loto-Nascente che gli sorrideva. Poi dallo stesso ponte mani invisibili incominciarono a gettare oro, pezze di seta, gioielli e oggetti preziosi in tale quantità, che ben presto il ponte della giunca di Liù ne fu tutto ricoperto.
– Questa – disse la fanciulla – è la dote che ti inviano il re e la regina del lago di Tung-Ting.
E ogni volta che andrò a far loro visita, me ne daranno altrettanta.
Liù non aveva più parole per lo stupore e la gioia. Prese per mano la giovane sposa,
mentre il capitano faceva spiegare le vele.
La giunca si mosse e in poco tempo attraversarono il lago senza il minimo incidente.
Quando i due giovani giunsero a casa, i genitori di Liù non potevano credere ai loro occhi, tanto la sposa era bella e le ricchezze preziose e abbondanti.
Gli sposi vissero felici insieme per molti anni, e nessuna nube venne mai a turbare la loro serenità.
L’unico rimpianto di Liù era che non gli fosse stata restituita la sua bella squadra da falegname in cristallo di rocca.
RIECCOCI.. i Phisher e il loro l’immaginario “sicuro Dipartimento di Poste Italiane, Inc”
Si tratta di :Bufale e Hoax
Ricordo che i truffatori non smettono mai di invertarsi cose per cercare di truffare il prossimo,
non inserite mai i vostri dati cliccando su una e-mail… questa e-mail è a dir poco ridicola.. scritta in un pessimo italiano e per giunta i phisher credono che poste italiane sia una Inc cose incredibili.
Segue testo mail truffaldina …
Poste Italiane Caro cliente,
Ci dispiace informarvi che Poste Italiane il vostro account potrebbe essere sospeso
se non si ri-aggiornare le informazioni sul tuo account.
Per risolvere questo problema si prega di cliccare qui e immettere nuovamente le
informazioni sul tuo account.
Se i vostri problemi Non poteva essere risolto il tuo account verrà sospeso
per un periodo di 24 Ora, dopo questo periodo, il tuo account verrà chiuso.
Accordo per l’utente, Sezione 9, possiamo rilasciare immediatamente un avvertimento,
Sospendere temporaneamente, sospendere o chiudere indefinitamente la propria iscrizione, e
rifiutare di fornire i nostri servizi a lei se crediamo che le vostre azioni possono
causare perdita finanziaria o la responsabilità legale per lei, i nostri utenti o di noi. Possiamo
anche prendere queste azioni vietato utilizzare Poste Italiane in alcun modo. Questo
include la registrazione di un nuovo account. Tieni presente che questa sospensione
non esonera dei vostri concordato-upon obbligo di pagare le tasse è possibile
Il dovere di Poste Italiane.
Cordiali saluti, sicuro Dipartimento di Poste Italiane, Inc
L’imperatore e il gatto
Si tratta di :Bufale e Hoax
Lucia ci segnala questa storia Cinese
C’era una volta un imperatore che viveva in un immenso palazzo, circondato da molti consiglieri e servitori incaricati di soddisfare ogni suo minimo capriccio. Non
aveva né la necessità né il desiderio di mettere il naso fuori dei suoi appartamenti e non aveva la più pallida idea di come vivessero i suoi sudditi. Non usciva neppure nel suo magnifico parco e gli unici animali che conosceva erano i suoi cani, che si crogiolavano tutto il giorno su cuscini di seta. Un giorno, l’imperatore che sonnecchiava comodamente disteso sul suo divano, fu svegliato da uno strano rumore.
Aprì gli occhi e vide una strana creatura. Era un essere minuscolo, di colore grigio, con una lunga coda e piccoli occhi intelligenti. L’imperatore lanciò un grido e corse
terrorizzato a chiudersi nella sua stanza. “Un mostro si è introdotto a palazzo!” Dopo una settimana, l’imperatore se ne stava ancora nella sua stanza, lamentandosi rannicchiato sotto le coperte. Il mostro in libertà divorava non solo le provviste, ma anche i preziosi abiti dell’imperatore. Anche i cani fuggivano guaendo. I consiglieri, inquieti, si consultarono. Decretarono dapprima di ingraziarsi il favore
del mostro salutandolo con profondi inchini e bruciando incenso in suo onore. Poi, incaricarono il pittore di corte di eseguire trecento ritratti della creatura, sotto la cui immagine scrissero: “Il potente Imperatore offre diecimila tael all’uomo valoroso che vincerà questa bestia mostruosa”.
I trecento manifesti furono affissi in tutta la città. Quando gli abitanti lessero il proclama, le risa risuonarono ovunque: il ritratto rappresentava un topolino grigio simile a molti altri che visitavano, ospiti sgraditi, le case degli abitanti. Tra la folla, c’era anche un giovane molto scaltro, che subito pensò: “Ecco un’ottima occasione per arricchirmi senza fatica!”
Catturò un grosso gatto nero, lo mise in un sacco e corse a palazzo. Quando spiegò il motivo della sua visita, lo fecero subito entrare; rimase stupefatto nel trovare l’imperatore e la sua famiglia che si prosternavano davanti a un tavolo su cui troneggiava il topo, che stava assaporando un enorme piatto di riso.
“Vengo a liberarvi dal mostro!” disse inchinandosi in segno di rispetto. Poi, aprì il sacco, il gatto balzò sul tavolo e inghiottì il topolino in un sol boccone. L’imperatore esclamò: “Questa creatura meravigliosa sa fare prodigi! Voglio tenerla come guardia del corpo!”
“Ma è il bene più prezioso che possiedo!” rispose il ragazzo serio “Non sono
disposto a separarmene, a meno che voi mi diate il doppio della ricompensa!” L’imperatore gli consegnò ventimila tael e, tornato a casa, il ragazzo diede una sontuosa festa.
Tutti risero ascoltando la sua storia, ma un ricco vicino si mise a riflettere: “Se questo ragazzo ha ricevuto una simile ricompensa per un volgare gatto, potrei ottenere ancora di più dall’imperatore! Ma come?”
Poco tempo dopo, i messaggeri annunciarono per tutto il paese la notizia che
l’imperatore cercava ragazze di bell’aspetto per servire a palazzo. Tutti gli abitanti nascosero le loro figlie, poichè sapevano come sarebbero state trattate a corte. Ma il ricco vicino fece salire la figlia su una portantina e si mise in cammino verso la capitale.
L’imperatore lo accolse cordialmente: “Un padre che porta personalmente la figlia
per metterla al mio servizio! Ecco un bel regalo che merita una lauta ricompensa.” Sussurrò una parola a un servitore, che ritornò un attimo dopo con una cosa. “Ti regalo la cosa più preziosa che possiedo” disse l’imperatore “Questa creatura magica mi ha liberato dal mostro che infestava il mio palazzo, ma, visto che non ne ho più bisogno, te lo dono volentieri.” E il ricco, confuso, ripartì con il gatto
nero.
Trovi il nostro lavoro Interessante Supporta Hoax.it Inserendo uno dei nostri banners nel tuo sito, blog, spaces
Si tratta di :
In questa pagina troverai diversi tipi di banner per inserire il banner ti basterà scegliere
un banner che maggiormente preferisci, vicino al banner troverai il codice per inserirlo all’interno del tuo sito, basteranno pochi secondi !
Ci sono diversi esempi, puoi scegliere , quanto a dimensioni e formati, quello che più ti aggrada in modo da poter adattare il banner a qualsiasi layout (le dimensioni sono quelle standard).
Per inserire all’interno del tuo sito un banner di HOAX.IT, è sufficiente selezionare il testo presente nell’area testuale (CODICE HTML) che trovi sotto ciascuna immagine, selezionalo copiarlo e incollarlo all’interno dell’HTML della tua pagina Web.
Ti ringrazio per aver deciso di supportare la nostra iniziativa, che dire adesso hai un amico in più !
IN LAVORAZIONE
banner 300 x 55 formato gif trasparente (sia adatta allo sfondi del tuo sito)
codice html da prelevare
banner 267 x 400 formato jpg
codice html da prelevare
banner COLLABORO CON HOAX.IT (INVIARE E-MAIL, CON LA RICHIESTA COLLABORAZIONE E SPIEGARE MOTIVAZIONE CANDIDATURA E ALLEGARE BREVE PRESENTAZIONE) formato gif trasparente (sia adatta allo sfondo del tuo sito, può essere ridimesionato all’occorrenza)
codice html da prelevare
banner piccolo 88 x 31 (tipo bottoncino)
- codice html per il bottoncino 88 x 31 in flash
CODICE PER IL BANNER ANIMATO IN FLASH 728 X 90
Removal Tools
Si tratta di :
In Costruzione
Strumento di rimozione malware per Microsoft® Windows® (KB890830)
FALSI ALLARMI
Si tratta di :
Falsi allarmi, si tratta di messaggi e-mail che spesso hanno un tono
amichevole e ci informano ad esempio della scoperta di un fantomatico virus che alla fine… scopriamo essere inesistente : ciò significa che il messaggio che abbiamo ricevuto è una burla e se ci va bene… il messaggio non arreca nessun danno al computer dell’utente ma ha
l’effetto di farci preoccupare per niente.
Un esempio può essere:
Allarme Virus! Se ricevi un messaggio con oggetto WIN A HOLIDAY non aprirlo. Formatterà immediatamente il contenuto del tuo hard disk. Si tratta di un nuovo virus non ancora conosciuto, passa in giro questo avvertimento a più persone che puoi…”.
Trojan Port List
Si tratta di :
Trojan Port List | |
Port | Trojans |
TCP 1 | Breach.2001, SocketsDeTroie.230, SocketsDeTroie.250 |
TCP 11 | NetSlayer.100 |
TCP 16 | PWSteal.AIM.100 |
TCP 28 | Amanda.200 |
TCP 31 | MastersParadise.920 |
TCP 68 | Subseven.100 |
TCP 85 | Assassin.200 |
TCP 142 | NetTaxi.180 |
TCP 146 | Infector.141, Intruder.100, Intruder.100 |
TCP 171 | ATrojan.200 |
TCP 187 | Specrem.400 |
TCP 285 | WCTrojan.100 |
TCP 286 | WCTrojan.100 |
TCP 334 | Backage.310 |
TCP 370 | NeuroticKat.120, NeuroticKat.130 |
TCP 413 | Coma.109 |
TCP 420 | Breach.450 |
TCP 449 | Slanret.100 |
TCP 456 | MagicEye.100 |
TCP 555 | Id2001.100, PhaseZero.100, StealthSpy.100 |
TCP 623 | Rtb666.160 |
TCP 654 | Hoavelu.101 |
TCP 660 | Zaratustra.100 |
TCP 661 | Noknok.800, Noknok.820 |
TCP 666 | BackConstruction.210, BackConstruction.250, Belang.100, Bla.100, Bla.200, Bla.400, Bla.503, Cain.150, Dimbus.100, FDoor.080, FDoor.151, Noknok.820, Ripper.100, SatansBackdoor.100, SatansBackdoor.101, SatansBackdoor.102, Unicorn.100, Unicorn.101, Unicorn.110 |
TCP 667 | SniperNet.210, Snipernet.220 |
TCP 668 | Unicorn.101, Unicorn.110 |
TCP 680 | Rtb666.160 |
TCP 777 | AIMSpy.101, Tiny.100, Undetected.230, Undetected.300, Undetected.310, Undetected.320, Undetected.330, Undetected.331, Undetected.332 |
TCP 785 | NetworkTerrorist.100 |
TCP 800 | NeuroticKitten.010 |
TCP 831 | NeuroticKat.100, NeuroticKat.120, NeuroticKat.130 |
TCP 901 | NetDevil.130, NetDevil.140 |
TCP 911 | DarkShadow.100 |
TCP 1000 | DerSpaeher.200, Destruktor.110 |
TCP 1001 | Silencer.100 |
TCP 1008 | AutoSpy.100 |
TCP 1010 | DerSpaeher.200 |
TCP 1015 | Doly.150 |
TCP 1111 | TPort.100 |
TCP 1130 | Noknok.800, Noknok.820 |
TCP 1207 | SoftWAR.100 |
TCP 1243 | Subseven.100, SubSeven.110, SubSeven.180, SubSeven.190, Subseven.200 |
TCP 1245 | VoodooDoll.006 |
TCP 1269 | Matrix.130 |
TCP 1480 | RemoteHack.130 |
TCP 1568 | RemoteHack.100, RemoteHack.110 |
TCP 1600 | DirectConnection.100 |
TCP 1601 | DirectConnection.100 |
TCP 1602 | DirectConnection.100 |
TCP 1634 | NetCrack.100 |
TCP 1784 | Snid.120, Snid.212 |
TCP 1907 | HackBoy.100 |
TCP 1999 | TransmissionScout.100, TransmissionScout.110 |
TCP 2000 | ATrojan.200, Bifrost.101, InsaneNetwork.400 |
TCP 2001 | DIRT.220, TrojanCow.100 |
TCP 2003 | TransmissionScout.100, TransmissionScout.110 |
TCP 2023 | RipperPro.100 |
TCP 2040 | InfernoUploader.100 |
TCP 2115 | Bugs.100 |
TCP 2140 | DeepThroat.100, DeepThroat.200, DeepThroat.310 |
TCP 2332 | SilentSpy.202 |
TCP 2589 | Dagger.140 |
TCP 2600 | DigitalRootbeer.100 |
TCP 2989 | Rat.200 |
TCP 3128 | MastersParadise.970 |
TCP 3129 | MastersParadise.920, MastersParadise.970 |
TCP 3150 | DeepThroat.100, DeepThroat.200, DeepThroat.310, MiniBacklash.110 |
TCP 3215 | BlackStar.100, Ghost.230 |
TCP 3333 | Daodan.123 |
TCP 3410 | OptixPro.100, OptixPro.110 |
TCP 3456 | Force.155, TerrorTrojan.100 |
TCP 3505 | AutoSpy.130, AutoSpy.140 |
TCP 3586 | Snid.120, Snid.212 |
TCP 3700 | PortalOfDoom.100 |
TCP 3723 | Mantis.100 |
TCP 3800 | Eclypse.100 |
TCP 3996 | RemoteAnything.364 |
TCP 4000 | QWei.200, SkyDance.220, SkyDance.225, SkyDance.229 |
TCP 4128 | Shadow.140 |
TCP 4201 | Wartrojan.160, Wartrojan.200 |
TCP 4225 | SilentSpy.202, SilentSpy.209 |
TCP 4288 | MoSucker.300 |
TCP 4321 | Bobo.100 |
TCP 4444 | AlexTrojan.200, Avone.200, Crackdown.100, Messo.100, Prosiak.079, SwiftRemote.106 |
TCP 4481 | BackstabLite.100 |
TCP 4488 | EventHorizon.100 |
TCP 4523 | Celine.100 |
TCP 4540 | RemoteRevise.100, RemoteRevise.115 |
TCP 4545 | InternalRevise.100, RemoteRevise.150 |
TCP 4567 | FileNail.100 |
TCP 4666 | Mneah.100 |
TCP 4895 | Test.200 |
TCP 4950 | ICQTrojan.100 |
TCP 4999 | Malpayo.100 |
TCP 5005 | Aladino.060 |
TCP 5025 | Keylogger.WMRemote.100 |
TCP 5031 | NetMetro.104 |
TCP 5032 | NetMetro.104 |
TCP 5033 | NetMetro.104 |
TCP 5050 | RoxRat.100 |
TCP 5151 | OptixLite.020, OptixLite.030, OptixLite.040, OptixLite.500 |
TCP 5180 | Peeper.120 |
TCP 5190 | MBomber.100 |
TCP 5277 | Janker.100, WinShell.400 |
TCP 5328 | Snow.100 |
TCP 5343 | WCRat.100 |
TCP 5400 | BackConstruction.120, BackConstruction.150, BladeRunner.080, DeepThroat.300 |
TCP 5401 | BackConstruction.120, BackConstruction.150, BackConstruction.210, BackConstruction.250, BladeRunner.080, DeepThroat.300, Mneah.100 |
TCP 5402 | BackConstruction.210, BackConstruction.250, BladeRunner.080, DeepThroat.300, Mneah.100 |
TCP 5534 | TheFlu.100 |
TCP 5550 | XTCP.200, XTCP.201 |
TCP 5555 | Noxcape.100, Noxcape.200 |
TCP 5558 | EasyServ.110 |
TCP 5656 | Aqua.010 |
TCP 5695 | Assassin.100 |
TCP 5714 | WinCrash.100 |
TCP 5741 | WinCrash.100 |
TCP 5742 | WinCrash.103 |
TCP 5802 | Y3KRat.160 |
TCP 5810 | Y3KRat.160 |
TCP 5838 | Y3KRat.170 |
TCP 5858 | Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
TCP 5880 | Y3KRat.140 |
TCP 5881 | Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
TCP 5882 | Y3KRat.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
TCP 5883 | Y3KRat.110, Y3KRat.140 |
TCP 5884 | Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
TCP 5885 | Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
TCP 5886 | Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
TCP 5887 | NetDown.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
TCP 5888 | Y3KRat.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
TCP 5889 | Y3KRat.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
TCP 5890 | Y3KRat.140 |
TCP 5965 | AVK.Cos.100 |
TCP 6400 | Thething.100, Thething.150 |
TCP 6511 | PCO.150 |
TCP 6556 | AutoSpy.120, AutoSpy.122 |
TCP 6655 | Aqua.020 |
TCP 6666 | BeastDoor.199, BeastDoor.213, DarkSill.440, LameRemote.100, ProjectMayhem.100, Torniquet.120, Tourniquet.100, Tourniquet.110 |
TCP 6669 | Vampire.100 |
TCP 6670 | DeepThroat.200, DeepThroat.210 |
TCP 6671 | DeepThroat.310 |
TCP 6677 | BDirect.100 |
TCP 6699 | HostControl.101 |
TCP 6711 | BoyGirl.100, DeepThroat.300, Noknok.820, SubSeven.180, SubSeven.190 |
TCP 6712 | CMJSpy.100, FunnyTrojan.100, Subseven.100 |
TCP 6713 | Subseven.100 |
TCP 6767 | NTRC.120 |
TCP 6776 | SubSeven.180, SubSeven.190, Subseven.200 |
TCP 6789 | Doly.200 |
TCP 6796 | SubSeven.214 |
TCP 6912 | ShitHeep.100 |
TCP 6939 | Indoctrination.100 |
TCP 6953 | Lithium.100 |
TCP 6969 | 2000Cracks.100, Bigorna.100, Danton.110, Danton.210, Danton.220, Danton.310, Danton.320, Danton.330, GateCrasher.110, NetController.108, Sparta.110, VagrNocker.120 |
TCP 6970 | Danton.330 |
TCP 7000 | Phoenix.172 |
TCP 7001 | Freak88.100 |
TCP 7020 | Hoaxer.100 |
TCP 7030 | Hoaxer.100 |
TCP 7119 | Massaker.100 |
TCP 7200 | Massaker.110 |
TCP 7253 | Jinmoz.180 |
TCP 7290 | NoSecure.120 |
TCP 7291 | NoSecure.120 |
TCP 7300 | Coced.221 |
TCP 7301 | Coced.221 |
TCP 7306 | NetSpy.200, NetSpy.200, NetSpy.300 |
TCP 7389 | NetSpy.300 |
TCP 7410 | Phoenix.130, Phoenix.141, Phoenix.143, Phoenix.144, Phoenix.146, Phoenix.150, Phoenix.190, Phoenix.200 |
TCP 7511 | Genue.100 |
TCP 7609 | Snid.120, Snid.212 |
TCP 7614 | Wollf.130 |
TCP 7626 | Glacier.220, Glacier.221, Glacier.300, Hynex.410, Hynex.600 |
TCP 7648 | BlackStar.100, Ghost.230, XhxCmd.100 |
TCP 7676 | Recon.200 |
TCP 7777 | Tini.200 |
TCP 7788 | Last.2000, Matrix.200 |
TCP 7811 | RemoteSOB.112 |
TCP 7826 | MiniOblivion.010, Oblivion.010, Oblivion.012 |
TCP 7887 | SmallFun.110 |
TCP 7891 | Revenger.100 |
TCP 7979 | VagrNocker.200 |
TCP 7997 | VagrNocker.200 |
TCP 8000 | XConsole.100 |
TCP 8011 | Way.100, Way.200, Way.240, Way.250 |
TCP 8012 | Ptakks.209, Ptakks.215, Ptakks.217 |
TCP 8108 | LYB.100 |
TCP 8110 | LoseLove.100 |
TCP 8111 | LoseLove.100 |
TCP 8210 | China.110 |
TCP 8301 | LoseLove.100 |
TCP 8302 | LoseLove.100 |
TCP 8311 | BoyGirl.100 |
TCP 8372 | NetBoy.100 |
TCP 8623 | Qsz.100 |
TCP 8686 | Freak.100 |
TCP 8720 | Connection.130 |
TCP 8734 | AutoSpy.110 |
TCP 8787 | Freak.100 |
TCP 8811 | Force.155 |
TCP 8899 | Last.2000 |
TCP 8943 | ISpyNow.100 |
TCP 9000 | Aristotles.100, StealthEye.100 |
TCP 9005 | StealthEye.100 |
TCP 9090 | MiniCommander.202 |
TCP 9301 | LoseLove.100 |
TCP 9400 | InCommand.100, InCommand.110, InCommand.120, InCommand.130, InCommand.140, InCommand.150, InCommand.153, InCommand.160, InCommand.167, InCommand.170 |
TCP 9401 | InCommand.100, InCommand.110, InCommand.170 |
TCP 9402 | InCommand.100, InCommand.110 |
TCP 9561 | CRatPro.110 |
TCP 9563 | CRatPro.110 |
TCP 9580 | TheefLE.100 |
TCP 9696 | Danton.210, Ghost.230, Ghost.240 |
TCP 9697 | Danton.320, Danton.330, Ghost.230, Ghost.240 |
TCP 9777 | StealthEye.110, StealthEye.112 |
TCP 9778 | StealthEye.110, StealthEye.112, StealthEye.113 |
TCP 9870 | R3C.100, R3C.145 |
TCP 9872 | PortalOfDoom.100 |
TCP 9873 | PortalOfDoom.100 |
TCP 9874 | PortalOfDoom.100 |
TCP 9875 | PortalOfDoom.100 |
TCP 9876 | Rux.100, SheepGoat.100 |
TCP 9877 | SmallBigBrother.020 |
TCP 9878 | SmallBigBrother.020, TransmissionScout.100, TransmissionScout.110, TransmissionScout.120 |
TCP 9879 | SmallBigBrother.020 |
TCP 9999 | ForcedEntry.100, Infra.100, Prayer.120, Prayer.130, Skipper.100, SpadeAce.100, TakeOver.200, TakeOver.300 |
TCP 10001 | DTr.130, DTr.140, DTr.144, DTr.147, DTr.150, DTr.151, DTr.152, DTr.154, DTr.155 |
TCP 10013 | Amanda.200 |
TCP 10067 | PortalOfDoom.100 |
TCP 10100 | Gift.240, Gift.250 |
TCP 10101 | NewSilencer.100 |
TCP 10167 | PortalOfDoom.100 |
TCP 10528 | HostControl.100, HostControl.260 |
TCP 10607 | Coma.109 |
TCP 10666 | Ambush.100 |
TCP 11000 | YYTKit.100 |
TCP 11011 | Amanda.200 |
TCP 11050 | HostControl.101 |
TCP 11051 | HostControl.100, HostControl.260 |
TCP 11223 | AntiNuke.100, Progenic.090, Progenic.100, Progenic.110 |
TCP 11225 | Cyn.100, Cyn.103, Cyn.120 |
TCP 11306 | Noknok.800, Noknok.820 |
TCP 11831 | DataRape.100, Katux.200, Latinus.140, Latinus.150, Pest.100, Pest.400 |
TCP 11931 | Backlash.101 |
TCP 11991 | PitfallSurprise.100 |
TCP 12043 | Frenzy.2000 |
TCP 12122 | HellzAddiction.120 |
TCP 12310 | Precursor.100 |
TCP 12345 | Fade.100, Netbus.160, Netbus.170, Sensive.510, VagrNocker.400 |
TCP 12346 | Netbus.160, Netbus.170 |
TCP 12348 | Bionet.210, Bionet.261, Bionet.280, Bionet.302, Bionet.305, Bionet.311, Bionet.313, Bionet.316, Bionet.317 |
TCP 12349 | Bionet.084, Bionet.261, Bionet.280, Bionet.302, Bionet.305, Bionet.311, Bionet.313, Bionet.314, Bionet.316, Bionet.317, Bionet.401, Bionet.402, Bionet.404 |
TCP 12389 | KheSanh.200, KheSanh.210 |
TCP 12478 | Bionet.210 |
TCP 12486 | Muska.140 |
TCP 12623 | Buttman.090, Buttman.100 |
TCP 12624 | Buttman.090, Buttman.100 |
TCP 12625 | Buttman.100 |
TCP 12884 | Anthena.400 |
TCP 12904 | Akropolis.100, Rocks.100 |
TCP 13014 | HydroLeak.010 |
TCP 13473 | Chupacabra.100 |
TCP 13573 | SilverFtp.100 |
TCP 13753 | AFTP.010 |
TCP 14100 | Eurosol.100 |
TCP 14194 | CyberSpy.840 |
TCP 14286 | HellDriver.100 |
TCP 14500 | PCInvader.050, PCInvader.060, PCInvader.070 |
TCP 14501 | PCInvader.060, PCInvader.070 |
TCP 14502 | PCInvader.050, PCInvader.060, PCInvader.070 |
TCP 14503 | PCInvader.050, PCInvader.060, PCInvader.070 |
TCP 14504 | PCInvader.050, PCInvader.060 |
TCP 15000 | NetDemon.100, RoxRat.110 |
TCP 15092 | HostControl.100, HostControl.260 |
TCP 15333 | Nether.250, ScreenThief.100 |
TCP 15382 | SubZero.100 |
TCP 15432 | Cyn.210 |
TCP 15555 | ICMIBC.100 |
TCP 16322 | LastDoor.100 |
TCP 16402 | IcsFtp.100 |
TCP 16484 | MoSucker.110 |
TCP 16661 | Dfch.010, Grisch.100 |
TCP 16666 | Iddono.140 |
TCP 16969 | Progenic.100 |
TCP 16982 | AcidShiver.100 |
TCP 17300 | Kuang.200 |
TCP 17499 | CrazzyNet.370, CrazzyNet.375, CrazzyNet.521 |
TCP 17500 | CrazzyNet.370, CrazzyNet.375, CrazzyNet.521 |
TCP 17569 | InCommand.171, Infector.141, Infector.160, Infector.170, Infector.180, Infector.190, Infector.200, Intruder.100, Intruder.100 |
TCP 17593 | AudioDoor.120 |
TCP 19191 | BlueFire.035, BlueFire.041, BlueFire.050 |
TCP 19604 | Metal.270 |
TCP 19605 | Metal.270 |
TCP 19949 | Avone.200 |
TCP 19991 | Dfch.010 |
TCP 20000 | Millenium.100, Millenium.200 |
TCP 20001 | Millenium.100, Millenium.200, PshychoFiles.180 |
TCP 20002 | AcidKor.100, PshychoFiles.180 |
TCP 20005 | MoSucker.200, MoSucker.210, MoSucker.220 |
TCP 20931 | DiskSpy.100 |
TCP 21000 | CoreDoor.100 |
TCP 21212 | Schwindler.182, Sensive.300, Sensive.301 |
TCP 21422 | Serman.100 |
TCP 21554 | Exploiter.100, Exploiter.110, Girlfriend.130, GirlFriend.135 |
TCP 21579 | Breach.2001 |
TCP 21584 | Breach.2001 |
TCP 21684 | Intruse.134 |
TCP 22068 | AcidShiver.110 |
TCP 22115 | Cyn.120 |
TCP 22222 | Prosiak.047, Ruler.141, Rux.200, Rux.300, Rux.400, Rux.500, Rux.600 |
TCP 22223 | Rux.400, Rux.500, Rux.600 |
TCP 22456 | Bla.200, Bla.503 |
TCP 22457 | AcidShiver.120, Bla.200, Bla.503 |
TCP 22784 | Intruzzo.110, Intruzzo.111 |
TCP 22845 | Breach.450 |
TCP 22847 | Breach.450 |
TCP 23005 | Infinaeon.110, NetTrash.100, NetTrash.101, Oxon.110, WinRat.100 |
TCP 23006 | Infinaeon.110, NetTrash.100, NetTrash.101, Oxon.110, WinRat.100 |
TCP 23032 | Amanda.200 |
TCP 23145 | Freak.100 |
TCP 23321 | Konik.060 |
TCP 23432 | Asylum.010, Asylum.012, Asylum.013, Asylum.014, BlueAdept.100, MiniAsylum.110 |
TCP 23444 | BeastDoor.215 |
TCP 23456 | EvilFTP.100, VagrNocker.400 |
TCP 23476 | DonaldDick.153, DonaldDick.154, DonaldDick.155 |
TCP 23477 | DonaldDick.153 |
TCP 23777 | InetSpy.100 |
TCP 24000 | Infector.170 |
TCP 24307 | Wildek.010, Wildek.020 |
TCP 25386 | MoonPie.220 |
TCP 25486 | MoonPie.220 |
TCP 25555 | FreddyK.100, FreddyK.200 |
TCP 25556 | FreddyK.100 |
TCP 25685 | MoonPie.010, MoonPie.012, MoonPie.120, MoonPie.130, MoonPie.220, MoonPie.240, MoonPie.400 |
TCP 25686 | MoonPie.120, MoonPie.131, MoonPie.135, MoonPie.141, MoonPie.200, MoonPie.400 |
TCP 25982 | MoonPie.120, MoonPie.131, MoonPie.135, MoonPie.141, MoonPie.200 |
TCP 26013 | NTBindShell.100 |
TCP 26274 | Delta.050 |
TCP 27160 | MoonPie.131, MoonPie.135, MoonPie.141, MoonPie.200 |
TCP 27184 | Alvgus.100, Alvgus.800 |
TCP 27374 | Muerte.110, Subseven.210, SubSeven.213 |
TCP 27551 | Amitis.120 |
TCP 28429 | HackaTack.2000 |
TCP 28430 | HackaTack.2000 |
TCP 28431 | HackaTack.2000 |
TCP 28432 | HackaTack.2000 |
TCP 28433 | HackaTack.2000 |
TCP 28434 | HackaTack.2000 |
TCP 28435 | HackaTack.2000 |
TCP 28436 | HackaTack.2000 |
TCP 29559 | Backlash.101, DataRape.100, DuckToy.100, DuckToy.101, DuckToy.120, DuckToy.131, DuckToy.139, Katux.200, Latinus.140, Latinus.150, Pest.100, Pest.400 |
TCP 29891 | Unexplained.100 |
TCP 29984 | TrojanSpirit.120 |
TCP 30000 | Infector.170, YYTKit.100 |
TCP 30001 | AntiPC.100, Error32.100 |
TCP 30003 | LamersDeath.100, LamersDeath.210, LamersDeath.270 |
TCP 30029 | AOLTrojan.110 |
TCP 30100 | NetSphere.127, NetSphere.130, NetSphere.131 |
TCP 30101 | NetSphere.127, NetSphere.130, NetSphere.131 |
TCP 30102 | NetSphere.127, NetSphere.130, NetSphere.131 |
TCP 30103 | NetSphere.131 |
TCP 30947 | Intruse.134 |
TCP 30999 | MiniMo.092 |
TCP 31320 | LittleWitch.400, LittleWitch.420, LittleWitch.622, LittleWitchMini.210 |
TCP 31332 | Grobo.406 |
TCP 31337 | BackOrifice.120, BlueEye.100, Khaled.100, OPC.200 |
TCP 31415 | Lithium.101, Lithium.102, Lithium.103 |
TCP 31416 | Lithium.100, Lithium.101, Lithium.102, Lithium.103 |
TCP 31557 | Xanadu.110 |
TCP 31631 | CleptoManicos.100 |
TCP 31745 | Buschtrommel.100, Buschtrommel.122 |
TCP 31785 | HackaTack.100, HackaTack.112 |
TCP 31787 | HackaTack.100, HackaTack.112, HackaTack.120 |
TCP 31789 | HackaTack.100, HackaTack.112, HackaTack.120 |
TCP 31791 | HackaTack.100, HackaTack.112, HackaTack.120 |
TCP 31887 | BDDT.100 |
TCP 31889 | BDDT.100 |
TCP 32100 | ProjectNext.053 |
TCP 32418 | AcidBattery.100 |
TCP 32791 | Akropolis.100, Rocks.100 |
TCP 33291 | RemoteHak.001 |
TCP 33333 | Blackharaz.100, Prosiak.047, SubSeven.214 |
TCP 33577 | SonOfPsychward.020 |
TCP 34324 | TelnetServer.100 |
TCP 34555 | Trinoo.100 |
TCP 34763 | Infector.180, Infector.190, Infector.200 |
TCP 35000 | Infector.190, Infector.200 |
TCP 35600 | Subsari.140 |
TCP 36663 | RatHead.201 |
TCP 36794 | BugBear.100 |
TCP 37237 | Arcanum.012, Mantis.020 |
TCP 37546 | Taladrator.300 |
TCP 37651 | YAT.210 |
TCP 37653 | YAT.310 |
TCP 40308 | Subsari.140, Subsari.145 |
TCP 40412 | TheSpy.100 |
TCP 40421 | MastersParadise.970 |
TCP 40422 | MastersParadise.970 |
TCP 40999 | DiemsMutter.110, DiemsMutter.140, DM.100 |
TCP 41626 | Shah.100 |
TCP 43210 | SchoolBus.150 |
TCP 44444 | Prosiak.065, Prosiak.070 |
TCP 45673 | Akropolis.100, Rocks.100 |
TCP 47262 | Delta.050 |
TCP 48006 | Fragglerock.200 |
TCP 49683 | HolzPferd.210 |
TCP 50000 | InCommand.171, Infector.180, Starline.200 |
TCP 50005 | FLamersBackdoor.250, FLamersBackdoor.260 |
TCP 50130 | Enterprise.100 |
TCP 50766 | Fore.100 |
TCP 51234 | Cyn.210 |
TCP 51966 | Cafeini.080, Cafeini.110 |
TCP 51985 | RemoteHack.160 |
TCP 52013 | GreyBird.100, Huif.100 |
TCP 52635 | Way.251 |
TCP 54312 | Nova.100 |
TCP 54320 | MasterU.100 |
TCP 54321 | MasterU.100, PCInvader.010, SchoolBus.150 |
TCP 57341 | NetRaider.100 |
TCP 57922 | Bionet.084 |
TCP 58008 | Tron.100 |
TCP 58009 | Tron.100 |
TCP 58343 | ProRat.092 |
TCP 59000 | Test.200 |
TCP 59090 | AcidReign.200 |
TCP 59211 | DuckToy.100, DuckToy.101, DuckToy.120, DuckToy.139 |
TCP 59345 | NewFuture.100 |
TCP 59657 | Igloo.182 |
TCP 59661 | Igloo.182 |
TCP 60000 | DeepThroat.300, MiniBacklash.100, MiniBacklash.101, MiniBacklash.101 |
TCP 60006 | FLamersBackdoor.250, FLamersBackdoor.260 |
TCP 60411 | Connection.100, Connection.130 |
TCP 60412 | Connection.130 |
TCP 60551 | RoxRat.110 |
TCP 60552 | RoxRat.100, RoxRat.110 |
TCP 60666 | BasicHell.100 |
TCP 61466 | TeleCommando.100 |
TCP 62011 | DuckToy.139 |
TCP 63536 | InsaneNetwork.500 |
TCP 63878 | AphexFTP.100 |
TCP 63879 | AphexFTP.100 |
TCP 64969 | Lithium.100 |
TCP 65000 | RoxRat.120, Socket.100 |
TCP 65008 | LanByte.001 |
TCP 65010 | RoxRat.120 |
TCP 65530 | Mite.100 |
TCP 65535 | Iddono.200 |
UDP 1 | SocketsDeTroie.250 |
UDP 666 | Bla.200, Bla.400, Bla.503, Noknok.820 |
UDP 1130 | Noknok.800, Noknok.820 |
UDP 2140 | DeepThroat.100, DeepThroat.200, DeepThroat.310 |
UDP 2989 | Rat.200 |
UDP 3128 | MastersParadise.970 |
UDP 3129 | MastersParadise.920, MastersParadise.970 |
UDP 3150 | DeepThroat.100, DeepThroat.200, DeepThroat.310, MiniBacklash.110 |
UDP 3333 | Daodan.123 |
UDP 3800 | Eclypse.100 |
UDP 3996 | RemoteAnything.364 |
UDP 4000 | RemoteAnything.364 |
UDP 5555 | Daodan.123 |
UDP 5881 | Y3KRat.110, Y3KRat.140 |
UDP 5882 | Y3KRat.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
UDP 5883 | Y3KRat.110, Y3KRat.140 |
UDP 5884 | Y3KRat.140, Y3KRat.150 |
UDP 5885 | Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
UDP 5886 | Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
UDP 5887 | Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.140 |
UDP 5888 | Y3KRat.100, Y3KRat.110, Y3KRat.120, Y3KRat.150 |
UDP 6953 | Lithium.100 |
UDP 8012 | Ptakks.217 |
UDP 10067 | PortalOfDoom.100 |
UDP 10167 | PortalOfDoom.100 |
UDP 10666 | Ambush.100 |
UDP 11225 | Cyn.100, Cyn.103, Cyn.120 |
UDP 11306 | Noknok.800, Noknok.820 |
UDP 12389 | KheSanh.200, KheSanh.210 |
UDP 12623 | Buttman.090, Buttman.100 |
UDP 12625 | Buttman.100 |
UDP 14100 | Eurosol.100 |
UDP 23476 | DonaldDick.155 |
UDP 26274 | Delta.050 |
UDP 27184 | Alvgus.100 |
UDP 28431 | HackaTack.2000 |
UDP 28432 | HackaTack.2000 |
UDP 28433 | HackaTack.2000 |
UDP 28434 | HackaTack.2000 |
UDP 28435 | HackaTack.2000 |
UDP 28436 | HackaTack.2000 |
UDP 29891 | Unexplained.100 |
UDP 30103 | NetSphere.131 |
UDP 31320 | LittleWitch.400, LittleWitch.420, YYTKit.100 |
UDP 31337 | BackOrifice.120, OPC.200 |
UDP 31416 | Lithium.100, Lithium.101, Lithium.102 |
UDP 31789 | HackaTack.100, HackaTack.112 |
UDP 31791 | HackaTack.100, HackaTack.112 |
UDP 33333 | Blackharaz.100 |
UDP 47262 | Delta.050 |
UDP 49683 | HolzPferd.210 |
UDP 60000 | MiniBacklash.100 |
Exploits
Si tratta di :
Exploits si tratta di messaggi e-mail e non uso termini tecnici…
che sfuttano alcune falle dei più comuni client e-mail per diffondersi e addirittura eseguire dei comandi sul computer della vittima.
Coloro che usano questo sistema sono persone perfide che usano le loro conoscenze informatiche per danneggiare altri utenti.
Con questo tipo di hoaxes bisogna stare attenti perché soltanto un utente esperto o meglio ancora un buon antivirus sono in grado di bloccare.
Un esempio può essere il classico Trojan.BAT.FormatC.e e varianti che in poche parole prendono in giro il sistema operativo e ad esempio un file .bat invece di avere la classica icona il sistema visualizza questa
quindi viene associata l’icona di un immagine !!! chiaramente un utente poco esperto apre il file e spesso fa partire comandi dos come ad esempio il format che comporta la perdita totale dei dati.