Antitrust, occhio alle guide commerciali su Internet

ROMA – Centinaia di segnalazioni di imprese, professionisti e istituzioni che hanno sottoscritto moduli per l’aggiornamento dei propri dati e ricevono invece richieste di pagamento. Un allarme che ha convinto l’Antitrust a trasmettere alla procura di Roma la documentazione relativa ai messaggi con i quali diverse società, tutte residenti all’estero, invitano professionisti, istituzioni e piccole e medie imprese ad inserire su guide internet il loro nominativo.
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Si tratta di comunicazioni che l’Antitrust ha già più volte dichiarato ingannevoli: infatti chi le riceve viene indotto dai caratteri poco chiari a sottoscrivere un modulo, che apparentemente serve ad aggiornare gratuitamente i dati della società o dell’ente. Invece sottoscrive un costoso contratto per inserire i suoi dati nella guida.

Perciò l’Antitrust invita chi ha ricevuto richieste di pagamento a fare denuncia alle Autorità giudiziarie e sottolinea che una comunicazione ingannevole può invalidare il contratto.

I messaggi, già condannati anche da altre Autorità europee, continuano ad essere diffusi via mail o posta ordinaria, nonostante l’Autorità ne abbia vietato la diffusione. Negli ultimi mesi la Commissione guidata da Antonio Catricalà ha ricevuto centinaia di segnalazioni di imprenditori e di istituzioni pubbliche che si sono visti intimare il pagamento per l’iscrizione nelle guide, pari mediamente a circa 1.000 euro, avvenuto proprio per effetto delle comunicazioni ingannevoli. Inoltre sono state segnalate altre proposte di aggiornamento dati da parte delle società già condannate e di nuove società.

Perciò l’Autorità ha deciso di inviare alla Procura di Roma «per le valutazione e gli accertamenti che saranno ritenuti più opportuni», tutta la documentazione relativa alle società ripetutamente condannate per pubblicità ingannevole e per inottemperanza alle decisioni dell’Autorità. Nel dettaglio si tratta della DAD Deutscher Adressdienst GmbH (4 provvedimenti di ingannevolezza e di 3 provvedimenti di inottemperanza); CD Publisher Construct Data Verlag GmbH (due provvedimenti di ingannevolezza e due provvedimenti di inottemperanza), Nova Channel AG (un provvedimento di ingannevolezza e due di inottemperanza), European City Guide S.L. (due provvedimenti di ingannevolezza e due provvedimenti di inottemperanza) ed Eu Business Services Limited (un provvedimento di ingannevolezza).

Infine l’Antitrust ricorda che chi sta ricevendo le nuove comunicazioni per l’inserimento di dati su guide internet deve leggere attentamente i moduli prima di decidere se sottoscriverli.

ottimo articolo tratto da “la stampa” link qui

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Vulnerabilita’ multiple in Microsoft Office

Descrizione del problema

Sono state riscontrate multiple vulnerabilita’ in Microsoft Office PowerPoint
che potrebbero essere sfruttate per ottenere il completo controllo di un
sistema che ne sia affetto.

Queste vulnerabilita’ sono dovute da errori di tipo memory allocation,
memory calculation, e memory corruption, durante l’elaborazione di indici
di immagini o liste di valori in un file PowerPoint, e potrebbero essere
sfruttate per arrestare un’applicazione che ne sia affetta o per eseguire
codice arbitrario inducendo l’utente ad aprire file PPT malevoli.

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Alert GCSA-08074 – Vulnerabilita’ multiple in PHP

Descrizione del problema:

Sono state identificate vulnerabilita’ multiple in PHP,
alcune delle quali hanno un impatto sconosciuto mentre altre
potrebbero essere sfruttate da utenti malevoli per ottenere
informazioni riservate, provocare un Denial of Service o per
compromettere un sistema vulnerabile.

Per un elenco completo delle vulnerabilita’ consultare la
segnalazione ufficiale ai seguenti link:

http://www.php.net/releases/4_4_9.php
http://www.php.net/ChangeLog-4.php#4.4.9

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APPELLO VERO A FAVORE DEI BAMBINI ACCOLTI NEL CENTRO EDUCATIVO SUORE MURIALDINE DI MENDOZA (SUOR LEDA)

Mi è stato segnalato l’importante iniziativa promossa da www.politicamentecorretto.com

si tratta di un articolo di di DANIELE MARCONCINI il quale lancia un appello per aiutare Suor Leda
Tutti vorremo poterla aiutare di più,assieme ai suoi bambini.
Quindi anche noi di HOAX.IT accogliamo l’appello e invitiamo chi fosse interessato a fare una donazione.
I recapiti sono :

Beneficiario :SUORE MURIALDINE DI SAN GIUSEPPE
Causale: A FAVORE DEI BAMBINI ACCOLTI NEL CENTRO EDUCATIVO SUORE MURIALDINE DI MENDOZA (SUOR LEDA)
IBAN IT 64 I0333603204000000023768

www.mantovaninelmondo.org
www.lombardinelondo.org

il quale porta

La città di Mendoza e la sua provincia avendo una vocazione agro alimentare e vinicola, richiede ogni anno una gran quantità di mano d’opera stagionale. Questi lavoratori vengono assunti solo nell’ epoca dei raccolti, e poi tornano al loro luogo d’ origine. Generalmente essi provengono dal nord dell’ Argentina, dal Cile,dalla Bolivia e dal Perù .Questo vale anche per quelle fabbriche di Mendoza che lavorano la frutta (come per esempio la pesca e l’ albicocca) che impiegano degli operai solo per un periodo dell’anno, lasciandoli poi disoccupati.

Le statistiche dicono che l’80% per cento dei posti di lavoro è a tempo determinato con stipendi molto bassi (il 42,6% delle paghe è sotto il livello della povertà) e che quattro lavoratori su dieci sono clandestini e quindi senza copertura previdenziale e sanitaria. Gli immigrati del Perù sono quelli che maggiormente soffrono di questa situazione,essendo per la maggior parte presenti illegalmente in Argentina.

Questa situazione colpisce soprattutto i bambini , il loro livello di istruzione . Almeno un terzo non finisce la scuola elementare e solo 1 su quattro dei figli di famiglie povere riesce a completare la scuola media.

In questo contesto opera il Centro Educativo delle Suore Murialdine di San Giuseppe con tre suore dirette da una religiosa brasiliana di origine mantovano- viadanese : Suor Leda Borelli. Un esempio di forza e di determinazione e soprattutto di tanta fede nelle divina provvidenza.

Questo Centro ospita circa 350 bambini e ragazzi dai due ai 16 anni ,provenienti dalle famiglie immigrate più povere, con circa una ventina tra insegnanti,cuochi ,inservienti e una quindicina di volontari. Vi sono due scuole materne ” Angelo custode ” ed “Emmanuel” ed un Centro Educativo intitolato a ” San Leonardo Murialdo “.Il 10% dei bambini è di origine italiana.

Oltre che assicurare colazione e pranzo a tutti ,viene svolta una attività di doposcuola per i più piccoli e inoltre , vi sono dei laboratori per insegnare sia ad avere una mentalità legata a i valori del lavoro e sia per creare le condizioni per un vero e proprio apprendimento di un mestiere .

La struttura professionale formativa comprende :

• Il laboratorio di pasticceria, dove un gruppo di ragazzine preparano dei biscotti “scones “, piononos , dolci per il consumo interno , commercializzati a un piccolo circolo di persone vicine all’ istituzione.
• Il laboratorio di falegnameria. In questo laboratorio i ragazzi disegnano e costruiscono dei piccoli manufatti che poi portano alle loro famiglie ( per esempio scafali , scatole, portachiavi, ecc.)
• Il laboratorio di cucitura :qui le bambine imparano a rifare e modificare i loro abiti che non usano e a disegnare e confezionare abiti nuovi.
• Il laboratorio di creatività : in esso si manifesta la creatività dei bambini, imparando ad utilizzare degli elementi da scartare e trasformarli utili oggetti . Per esempio: con una bottiglia vecchia fare una lampada.
• Il laboratorio di realizzazione dei saponi . I saponi sono per il consumo interno ( qualche volta si commercializzano con le persone amiche dell’ istituzione).

E’ da chiarire che la realizzazione di questi Laboratori non ha lo scopo di una vera e propria formazione professionale in nessuna delle sue aree di lavoro, ma bensì di orientare i giovani per aiutarli ad sviluppare le proprie potenzialità ,ad acquisire delle abilità e a comprendere il valore del lavoro.

Ho incontrato Suo Leda a Mendoza assieme a Marta Carrer per la prima volta nel 2005, grazie alla collaborazione di Laura Canali e di sua madre Laude e subito abbiamo fraternizzato per le comuni origini mantovane e per gli amici che ambedue abbiamo a Caxias do Sul nello Stato Brasiliano di Rio Grande do Sul (luogo d’origine di Suor Leda).

L’ho rivista l’anno dopo con le sue consorelle,sempre impegnata in un lavoro umanitario fatto però di sani principi e di una linea educativa veramente efficace. Di Suor Leda mi ha colpito la sua simpatia ,la forte determinazione e la sua grande fede in Dio,accompagnata da un’ottima capacità organizzativa. Affrontare una realtà di povertà e di immigrazione non è stato per lei e le altre religiose sicuramente facile,anche nei rapporti con le famiglie dei bambini,, ma questo gruppo di suore è riuscito a creare un Centro veramente di eccellenza dove si cerca di radicare in questi giovani valori e voglia di lavorare,contro il degrado e l’abbandono. Questo, riuscendo anche ad avere anche l’aiuto delle istituzioni locali e del Governo anche se la maggior parte degli aiuti è dovuto a donazioni.

A suo tempo Suor Leda mi aveva segnalato la necessità di avere macchinari che permettessero di produrre 15 chili di biscotti e 22 chili di pane al giorno per il consumo interno delle tre istituzioni e altre attrezzature per fare 70 chili di pasta alla settimana ( da commercializzare in parte nella città di Mendoza ,luogo turistico molto rinomato dove nessuno fa la pasta fresca). Il sogno di Suor Leda è sempre quello di ottenere un minimo di auto- sufficienza economica.

Nel decennale dell’Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus,abbiamo pensato a lei e ai suoi bambini : grazie ad una raccolta di fondi tra i nostri iscritti e nel corso di varie manifestazioni .Alla fine le abbiamo fatto giungere mille euro,attraverso la Casa Madre di Roma.

Questa settimana attraverso Skype, Suor Leda mi ha telefonato trionfante ,comunicandomi di aver comperato con la nostra donazione una macchina seminuova per fare la pasta E soprattutto di aver prodotto 25 chili di pasta ,ravioli per l’esattezza,tutti consumati dalla Comunità .

Vorremo poterla aiutare di più,assieme ai suoi bambini. Lanciamo quindi un appello per farle pervenire altre donazioni. I recapiti sono :

Beneficiario :SUORE MURIALDINE DI SAN GIUSEPPE
Causale: A FAVORE DEI BAMBINI ACCOLTI NEL CENTRO EDUCATIVO SUORE MURIALDINE DI MENDOZA (SUOR LEDA)
IBAN IT 64 I0333603204000000023768
www.mantovaninelmondo.org
www.lombardinelondo.org

articolo tratto da:
http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=6359

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Apple e le spine dell’iPhone 2.0: dalla “black list” alla sfuriata di Jobs

ARTICOLO DI GIANNI RUSCONI PER IL SOLE 24 ORE
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Dopo l’abbuffata di annunci intercorsi fra la metà di giugno e la fine di luglio, ci si poteva aspettare un po’ di tregua in casa Apple per il suo prodotto da vetrina, il nuovo iPhone. E invece no. Da Cupertino le novità sono continuate a piovere e con esse anche indiscrezioni (che per la verità non sono mai mancate a corredo del melafonino) e retroscena non esattamente piacevoli per la società californiana.
L’annuncio di prodotto ufficiale, e su questo non ci sono dubbi di sorta, riguarda il primo update del software 2.0 dello smartphone, rilasciato solo tre settimane fa. Disponibile anche per gli utenti italiani (si installa sull’iPhone tramite iTunes), il nuovo firmware 2.01 porta in dote alcune migliorie tecniche e funzionali (prestazioni con il browser Safari, scrittura degli Sms, applicazioni telefoniche e trasmissione dati) ed elimina alcuni “bug” rispetto alle versioni precedenti. Buone notizie in arrivo per vecchi e nuovi possessori del super telefonino, dunque, ma c’è anche un rovescio della medaglia. Installando l’aggiornamento si perde la possibilità di utilizzare Sim Card diverse (operazione quindi sconsigliata per chi ha acquistato il vecchio iPhone all’estero) e quella di utilizzare programmi non ufficiali, e quindi non scaricati come Apple invita costantemente a fare dall’App Store , il negozio online dove la casa della Mela vende i software per il suo smartphone.

Questo programma non s’ha da scaricare
Siamo ancora nel campo delle ipotesi ma se i rumors circolati in Rete negli ultimi giorni fossero veri per Apple sarebbe un problema non da poco. Di immagine e non solo. Tale Jonathan Zdziarski, di professione sviluppatore e grande esperto di iPhone (è l’autore di due libri già best seller sul tema, “iPhone Forensics manual” e “iPhone Open Application Development”), avrebbe scoperto un meccanismo secondo cui Apple può impedire l’installazione sull’iPhone di programmi “non graditi”. In altri termini, nel software 2.0 caricato a bordo del mela fonino ci sarebbe una lista nera di applicazioni (sconosciuta agli utenti e attivata periodicamente dal telefonino tramite un indirizzo Internet riservato) che cancellerebbe i programmi non certificati dalla società della Mela per essere acquistati o scaricati sul proprio sito Web dedicato. Al di là del fatto che la lista, al momento, sembrerebbe vuota in molti si sono chiesti del perché dell’esistenza della stessa. E sono emerse alcune ipotesi. Apple, così facendo, si vuole cautelare dal rischio che alcuni sviluppatori possano creare applicazioni “pirata” che verrebbero distribuite su scala globale attraverso l’App Store; la “black list” è in realtà una sorta di antivirus che periodicamente rileva la presenza di malware e programmi infetti e li segnala all’utente; la funzione è stata inserita per dare alla clientela aziendale uno strumento di controllo delle applicazioni caricate sul telefono (senza approvazione) dagli addetti che l’hanno in dotazione. Da Cupertino, per il momento, non sono arrivate delucidazioni in merito.

Il mistero del software che va e che viene
Una conferma, indiretta, dei problemi che Apple sta affrontando nel gestire il suo negozio di applicazioni per l’iPhone arriva dalla vicenda che ha visto protagonista NetShare, una utility software prodotta dalla NullRiver dal costo di 10 dollari che permette di utilizzare il “melafonino” come modem (tecnicamente la funzione si chiama “tethering”) condividendo la connessione 3G via reti Wi-Fi. Ebbene questo programma è stato per alcuni giorni presente nella vetrina dell’App Store, poi è improvvisamente scomparso (il 31 luglio) e quindi è tornato disponibile qualche ora più tardi, scaricabile e acquistabile in vari Paesi. Perché? I bene informati sostengono che proprio la funzione di modem “convergente” sia il motivo di quanto successo. Ad At&t, partner esclusivo di Apple negli Usa, l’idea che migliaia di utenti (esperti) possano fare a meno dei suoi servizi di connettività flat sfruttando un add on software che trasforma l’iPhone in una stazione wireless per navigare in Rete dal pc non è certo piaciuta e potrebbe avere imposto l’oscuramento di cui sopra. Ma Netshare è tornato subito disponibile (modificato?) per poi finire subito dopo nuovamente offline. Perché? L’unica risposta è in una nota apparsa sul sito di NullRiver in cui si apprende che sta discutendo con Apple per far tornare presto il programma sull’AppStore.

“MobileMe non è all’altezza”, firmato Steve
Una mail interna che deve aver fatto tremare i polsi a molti dipendenti della Mela. Quella che Steve Jobs ha indirizzato al proprio team (e pubblicata dal sito hi-tech Ars Technica non era certo prodiga di complimenti per il buon funzionamento del servizio di sincronizzazione per l’iPhone MobileMe. Presentato con grande enfasi dallo stesso Ceo di Apple il giorno del lancio del melafonino 3G, il programma ha denunciato parecchi difetti, a cominciare dalla perdita di dati sensibili inerenti contatti, e-mail e calendario scambiati fra computer e smartphone. I problemi sono finiti davanti agli occhi (e forse sull’iPhone di Jobs) ed ecco spiegata la sfuriata telematica: “MobileMe non è all’altezza degli standard Apple”, uno dei passaggi chiave della missiva. Sfuriata a cui sono seguiti degli immediati provvedimenti: la nomina di un nuovo responsabile (Eddy Cue, vicepresidente per iTunes, che supervisionerà lo sviluppo di tutti i servizi on line di Apple) e una nuova sezione sul Web dedicata al supporto tecnico di MobileMe. I sorrisi che Jobs dispensava dal palco del Moscone Center di San Francisco, a due mesi di distanza dal debutto dell’iPhone 3G, sembrano lontani.

Autore : Gianni Rusconi data 9 agosto fonte

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Nuovo capitolo della saga sulla misteriosa creatura Montauk che fa impazzire il web

Il Montauk? Una trovata pubblicitaria»

Le rivelazioni di due siti: «Il mostro è un arredo scenico usato per un film».
La carcassa è stata «trafugata».
Nuovo, bizzarro capitolo nella saga del misterioso «Mostro di Montauk»:
il sito web di uno studio di produzione hollywoodiano, Splinterheadsmovie.com, dichiara di aver «scippato» la fantomatica carcassa della creatura che, ad oggi, resta ancora senza un nome. «Abbiamo il Mostro di Montauk», proclama il sito, accanto alla foto della fantomatica bestia “celebrity” che da settimane infiamma il Web.

IL MOSTRO E IL SET – A trafugare il cadavere di quello che potrebbe essere un cane, una tartaruga, un procione o una nutria, sarebbe stata la troupe di «Splinterheads», un film del produttore newyorchese Darren Goldberg, attualmente in lavorazione a Patchogue, 96 chilometri a est di Manhattan, non lontano da dove il mostro è stato rinvenuto a metà luglio, in una esclusiva spiaggia di East Hampton. La tesi del furto è avvalorata da due siti web locali: montauk-monster.com e sersenpark.com. Secondo quest’ultimo l’animale è «quasi sicuramente un arredo scenico usato da Goldberg in Splinterheads».


«TROVATA PUBBLICITARIA» –
«Il Montauk Monster non è altro che una trovata pubblicitaria», spiega il sito, citando una misteriosa fonte vicina a Goldberg, tale Tonya, sicura che «il mistero dell’estate verrà svelato quando il film uscirà nelle sale, all’inizio del prossimo anno». A confermare la tesi dello scippo è anche Eric Olsen, l’agente immobiliare di East Hampton che il mese scorso aveva scoperto per primo la misteriosa carcassa e continua a giurare che si tratta di un animale vero e non di un abile lavoretto di Photoshop, come ha suggerito qualcuno. «Me l’hanno trafugata – ha spiegato al giornale locale The East Hampton Star -. E adesso sono costretto a dare la caccia alla maledetta creatura». Olsen aveva raccontato allo Star di aver raccolto l’animale morto lo scorso 13 luglio, durante una passeggiata notturna in spiaggia, e di averlo deposto nel cortile dell’amico Noel Arikian, perché marcisse. «Avevamo intenzione di affidare lo scheletro ad un artista newyorchese – spiegano i due – per realizzarne un’opera d’arte”. Il furto li ha costretti a buttare all’aria i loro piani.

Alessandra Farkas
08 agosto 2008

link al sito del corriere

NE ABBIAMO PARLATO PURE QUI, LINK AL MOSTRO MONTAUK

http://www.hoax.it/bufale/2010/05/09/la-bella-tartaruga/

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La crisi crea il «socialismo per i ricchi»

propongo un editoriale scritto da Alfonso Tuor che si occupa in questo EDITORIALE di Mutui subprime,
secondo la mia opinione è molto interessante e merita una vostra lettura, questo articolo è stato pubblicato nel Corriere del Ticino giorno 08-08-08 alle ore 23:36 link qui

La crisi crea il «socialismo per i ricchi» di Alfonso Tuor

La crisi dei mutui subprime «festeggia» oggi il primo compleanno. Infatti esattamente un anno fa, il 9 agosto 2007, la Banca centrale europea scendeva in campo per iniettare oltre 90 miliardi di euro di liquidità per frenare l’impennata dei tassi sul mercato interbancario. Quella fu la prima ammissione ufficiale che qualcosa di molto grave stava accandendo nei mercati finanziari dopo la chiusura di due Hedge Funds della banca americana Bear & Stearns attivi nello scambio di titoli legati al mercato immobiliare statunitense. L’intervento della Banca centrale europea immediatamente seguito da quelli della Federal Reserve e della nostra Banca Nazionale hanno segnato l’inizio ufficiale della cosiddetta crisi dei mutui subprime.
A dodici mesi dal suo inizio è indiscutibile che non si intravvede ancora la fine di questa crisi e che è quindi possibile che potremmo essere chiamati a «festeggiare» altri compleanni. Infatti quella, che in Svizzera e in Europa è apparsa finora come una crisi che ha colpito duramente alcune grandi banche, sta cominciando ora ad intaccare pesantemente la crescita economica e quindi a toccare tutti. Questa scadenza offre comunque l’opportunità di ricordare le origini di quella che è la più grave crisi del sistema bancario di questo dopoguerra.
Il tracollo dei mutui ipotecari subprime è in realtà unicamente il detonatore di una crisi che mette in luce problemi ben più gravi: un’enorme espansione del credito, ossia una vera e propria bolla creditizia, favorita ed ampliata dalla nuova ingegneria finanziaria. È infatti il credito facile e a basso costo che provoca (e non solo negli Stati Uniti) un’impennata dei prezzi degli immobili. Il segmento dei mutui subprime è ovviamente quello più a rischio, ma rappresenta solo una piccola parte, valutata attorno ai 1.000 miliardi di dollari, dell’intero mercato ipotecario americano. Se il problema fosse confinato a questo comparto, dopo oltre 400 miliardi di dollari di perdite denunciate dalle banche nell’ultimo anno, la crisi sarebbe già stata archiviata. In realtà, i problemi non si limitano ai mutui subprime e si sono già estesi agli altri comparti del mercato immobiliare, ai crediti al consumo, ai leasing, ai crediti agli studenti e con la frenata economica attualmente in corso si estenderanno ai crediti industriali.
La gravità della crisi non è tanto rappresentata dalla solvibilità dei soggetti indebitati, ma dal modo in cui il sistema bancario ha finanziato questi crediti. Infatti la quantità dei crediti è stata moltiplicata dal processo di cartolarizzazione, ossia dall’impacchettamento delle ipoteche (o di altri crediti) concesse dalle banche in titoli che poi venivano venduti sui mercati (le cosiddette Asset Backed Securities). Nulla di preoccupante, fino a questo stadio. Anzi, il trasferimento a milioni di investitori dei rischi prima detenuti dalle banche, avrebbe dovuto rendere più sicuro l’intero sistema. In realtà, questo era solo il primo passo, poiché gli uomini di Wall Street avevano dato libero sfogo alla loro fantasia attuando una vera e propria moltiplicazione di questi crediti. Infatti, le obbligazioni inizialmente vendute sul mercato (le cosiddette ABS) venivano nuovamente reimpacchettate e rivendute, e quindi trasformate in obbligazioni di obbligazioni (i cosiddetti CDO), che a loro volta venivano reimpacchettati in CDO al quadrato, che poi venivano clonati in modo sintetico, usando i derivati, che ovviamente venivano ancora rivenduti.
Ma c’è di più, su tutti questi strumenti si sviluppa un enorme mercato, chiamato dei Credit Default Swap, che teoricamente, insieme a vere e proprie compagnie assicurative (le cosiddette «monolines») dovevano garantire il detentore di questi titoli di fronte ai rischi di insolvenza. E non è ancora finita, su questi titoli si scommetteva sull’andamento dei tassi ed altro ancora. È stato calcolato che su ogni 100 dollari di ipoteca Wall Street era riuscita a costruire e poi a vendere almeno sei strumenti finanziari diversi. Per le banche questa è la nuova ingegneria finanziaria; per ogni persona di buon senso questa è un’enorme catena di Sant’Antonio di carta straccia, anche se munita di sofisticati prospetti di presentazione, di rating tripla A e di calcoli del rischio dei titoli elaborati da matematici e fisici assoldati dalle banche.
E infatti appena il mercato immobiliare americano ha cominciato a scricchiolare e, quindi, non appena sono sorti i primi dubbi sulla capacità di pagare i tassi e di restituire i prestiti ipotecari, il castello di carte è rapidamente crollato. Il crollo ha messo in luce alcuni aspetti sorprendenti. La cartolarizzazione non aveva disperso il rischio, che come un boomerang ha colpito le banche che avevano avviato il processo. Si è scoperto inoltre che le banche erano a tal punto «dipendenti» da questi strumenti tossici che avevano costruito delle società fuori bilancio (chiamate SIV o Conduit) che detengono ancora circa 5.000 miliardi di dollari di questi titoli.
Dall’agosto dell’anno scorso nessuno vuole più questi strumenti inventati dalla nuova ingegneria finanziaria. Addirittura le stesse banche non si fidano l’una dell’altra. Ciò ha costretto le banche centrali a scendere in campo per sostituirsi al mercato continuando a finanziare le banche e diventando di fatto gli acquirenti di ultima istanza dei titoli detenuti dal sistema bancario. E infatti la storia dell’ultimo anno è costellata di continui interventi statali (soprattutto negli Stati Uniti) per salvare il sistema bancario ed evitare una crisi sistemica. Come scrive il settimanale «The Economist», con la motivazione che le conseguenze del fallimento di una grande banca sarebbero devastanti per l’intera economia mondiale, siamo entrati in una fase di «socialismo per i ricchi». Ma il «Welfare State» (ossia lo stato assistenziale) approntato per le banche ha permesso di guadagnare tempo, ma non ha risolto la crisi. Anzi, essa colpisce sempre più duramente l’economia reale. Gli Stati Uniti hanno evitato finora di cadere in recessione grazie al piano di ristorni fiscali di Bush, ma molti prevedono che vi cadranno nei prossimi mesi. Sorprendentemente anche l’economia europea, che doveva essere più resistente, sta subendo una brusca frenata che fa temere che presto non potrà evitare di cadere in recessione.
La crisi dei mutui subprime si è già trasformata nella crisi del sistema bancario occidentale e ora rischia di provocare una pesante recessione delle economie occidentali. In conclusione, è certo che l’uscita da questa crisi, che è la più grave di questo dopoguerra, non è prossima. Incerto invece è quanti compleanni saremo ancora costretti a «festeggiare».

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Fernando Alonso ferito in un incidente: ATTENZIONE SI TRATTA DI UN TROJAN HORSE (VIRUS)

FALSO INDIDENTE DEL PILOTA DI FORMULA 1
Fernando Alonso contenente pericoloso virus ! non cliccare !!!

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Mi è appena arrrivata una curiosa e-mail dove c’è scritto che il pilota di formula 1 Fernando Alonso è stato coinvolto in uno spavento incidente, non cliccate assolutamnte si tratta di un nuovo tipo di trojan “bancario” alcune case antivirus lo identificano come “Banker.LGC” questo trojan utilizzando questa notizia diffonde una falsa notizia che riguarda il pilota spagnolo, addirittura si dice che è rimasto gravemente ferito in un incidente a Bilbao, a primo impatto sembra una notizia vera, nel corpo del messaggio si trova un collegamento dove si dovrebbe scaricare il video dell’incidente, non appena si clicca viene eseguito un programma che è in grado di rubare in pochi secondi una quantità impressionante di dati sensibili, quali password, numeri e codici segreti di conti correnti. Questo tipo di trojan è molto pericoloso perchè si tratta di una evoluzione non da poco, è un malware ben progettato che riesce a colpire in pochi secondi i nostri pc. Questo genere di operazione ci dimostra che internet è veramente un luogo insicuro e pericoloso dove come nel mondo reale esistono le persone per bene ed esistono “truffatori”, ladri e gente senza scrupoli interessata solo al profitto economico la quale utilizzando le proprie capacità informatiche
in modo assolutamente negativo danneggia i computer altrui, gente che non avendo meglio da fare si arricchisce alle spalle del prossimo, e magari cerca una persona poco esperta per far tramutare il suo pc in uno zombie pronto a lanciare migliaia di virus o ancora peggio essere sfruttato come computer remoto o per subdole operazioni illegali, quindi prestate attenzione !!

riporto il testo integrale

“Il pilota di Formula 1 Fernando Alonso ha avuto un grave incidente stradale, a Bilbao.
Alonso è stato colpito da un’altra auto a un incrocio. Il pilota dell’altro veicolo è morto sul colpo,
mentre Fernando Alonso è in gravi condizioni.
Alonso è ricoverato in ospedale a Bilbao, e i medici parlano di lesioni al midollo“

che dire non hanno limite ! è una vergogna !

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La catena Conosciamoci meglio o era meglio la catena dell’interrogatorio ?

Questo genere di Catene si chiamano conosciamoci meglio sono una quantità esorbitante di domande secondo me è una cosa improponibile ci vuole moltissimo tempo e poi vengono chieste troppe cose…

A voi il testo..

1. La prima domanda è facile: che ore sono?
2. Nome sulla tua carta di identità:
3. Nomignolo:
4. Luogo di nascita:
5. Residenza attuale:
6. Numero di candele che avevi sulla tua ultima torta di compleanno:
7. Data in cui di solito spegni quelle candele:
8. Segno zodiacale:
9. Altezza:
10. Colore degli occhi:
11. Numero di scarpe:
12. Animali domestici:
13. Occhiali?

14. Piercing?
15. Tatuaggi?
16. Apparecchio?
17. Pregi:
18. Difetti:
19. Tre parole per descriverti:
20. Qual è la parola o frase che dici più volte?
21. Cosa fai di solito quando ti senti giù?
22. Cosa fai per rilassarti?
23. Il numero che ti piace di più?
24. Perché?
25. Il film che non ti stancheresti mai di vedere?
26. Il piatto che ti fa leccare i baffi?
27. Il miglior giorno della settimana?
28. Il cantante prediletto?
29. La canzone che ti fa venire la pelle d’oca ogni volta che la ascolti?
30. Il programma televisivo che ti tiene incollato alla poltrona?
31. Il ristorante che ti soddisfa di più?
32. I fiori più belli?
33. La bevanda alcolica che preferisci?
34. Lo sport che ti affascina di più?
35. Il gelato più buono?
36. L’animale più carino?
37. Il comico che ti fa morir dal ridere?
38. Il colore più bello?
39. Il libro sul comò?
40. Il gioco della Settimana Enigmistica che ti scervella di più?
41. L’attore/attrice più seducente?
42. Il profumo che spruzzi prima di uscire?
43. La foto che ti piace di più?
44. Il sito internet più intelligente?
45. Il genere di musica più appassionante?
46. Il cartone animato più stupido?
47. La marca del tuo evidenziatore prediletto?
48. Le materie che a scuola ami (o amavi)?
49. La frequenza radio su cui sei sempre sintonizzato?
50. Il canale televisivo?
51. X o Y?
52. 3 o 5 porte?
53. Sprite o 7up?
54. Caffè normale o con panna?
55. Coperta o piumone?
56. Lasciare o essere lasciati?
57. Smemoranda o Comix?
58. Dare o ricevere?
59. Disney o Warner Bros?
60. Ristorante o fast-food?
61. Topolino o Paperino?
62. Tuta da sci o costume da bagno?
63. Cappotto o giubbotto?
64. Croissant o biscotti?
65. Breil o Swatch?
66. Playstation o Xbox?
67. Seven o Eastpak?
68. Quiz o Reality Show?
69. Siamo a metà: cosa stai pensando in questo momento?
70. Art Attack o Albero Azzurro?
71. Neve o sabbia?
72. Acqua, Aria, Terra o Fuoco?
73. Descrivi il/la tuo/a migliore amico/a ideale:
74. Descrivi il/la ragazzo/a dei tuoi sogni:
75. Sei a favore o contro l’eutanasia?
76. Sei a favore o contro la pena di morte?
77. Qual è il negozio che sceglieresti per spendere tutti i soldi di una carta di credito?
78. Qual è la materia che ti interessa di meno?
79. Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare?
80. Qual è la cosa più bella che esiste?
81. Quali sono le zone in cui ti piace essere baciato/a?
82. Qual è la cosa dalla quale non ti separeresti mai?
83. Qual è il tuo personalissimo posto per riflettere?
84. Qual è il prof che ricorderai vita natural durante?
85. Qual è l’ultima cosa per la quale hai pianto?
86. Che gioco preferisci a carte?
87. Che nome aveva il tuo pupazzo preferito da bambino?
88. Che sport pratichi o ti piacerebbe praticare?
89. Che cellulare hai?
90. Che shampoo usi?
91. Che suoneria hai in questo momento?
92. Che orologio porti?
93. Che nome daresti ai tuoi figli?
94. Che taglia porti?
95. Pensi di essere in sovrappeso?
96. Ti sei già ubriacato/a?
97. Ti sei già innamorato/a?
98. Hai già amato qualcuno al punto di piangere?
99. Hai già avuto incidenti in macchina?
100. Hai gia nuotato nudo/a al mare o in piscina?
101. Hai già bevuto un cuba libre?
102. Hai mai chattato?
103. Hai mai lavorato part-time?
104. Scrivi qualcosa che hai fatto e che non rifaresti mai.
105. Scrivi qualcosa che hai fatto e che rifaresti anche subito.
106. Scrivi tre cose che, se potessi tornare indietro, cambieresti.
107. Scrivi una tua fobia.
108. Come dovrebbe essere festeggiato il tuo compleanno ideale?
109. Come ti vedi da qui a 10 anni?
110. Come dovrebbe essere la casa dei tuoi sogni?
111. Quando è stata l’ultima volta che sei stato all’ospedale?
112. Quando eri piccolo che mestiere sognavi di fare?
113. Quante lingue conosci?
114. Quanto ti piace il tuo lavoro?
115. Cosa c’è stasera in televisione?
116. Cosa non sopporti di te stesso?
117. Cosa usi per farti passare il singhiozzo?
118. Cosa aggiungeresti (o avresti aggiunto) alla tua scuola?
119. La cosa più bella che ti sia mai capitata?
120. E la più brutta?
121. Dove passeresti volentieri le tue vacanze?
122. La nazione (o la città) che ti piacerebbe visitare:
123. La situazione più imbarazzante di tutta la tua vita:
124. Il mezzo di trasporto che usi di più:
125. Il concerto a cui non avresti voluto mancare:
126. Credi in Dio?
127. Sei già stato condannato per qualche crimine?
128. Colore delle calze/calzini?
129. Di che colore è il tappeto della tua stanza?
130. Quante volte hai fatto l’esame per la patente?
131. Se fossi un peccato capitale, quale saresti?
132. A che ora vai a dormire?
133. Ti penti dei peccati che hai commesso fino ad ora?
134. Fumi? Se no, hai mai provato?
135. Mangi spesso al ristorante?
136. Da quanto tempo sai usare il computer?
137. Perdi spesso la calma?
138. Sai nuotare?
139. Sabato sera: cosa fai di solito?
140. Per concentrarti dove studi, solitamente?
141. Cambieresti colore di capelli?
142. Domani finirà il mondo… quali sarebbero le tue ultime eroiche gesta?
143. Se avessi una macchina del tempo, in che epoca del passato vorresti vivere?
144. Credi nell’amore a prima vista?
145. Qual è l’ultima e-mail che hai ricevuto?
146. Chi ti risponderà più in fretta?
147. Qual è la persona che meno probabilmente ti risponderà?
148. Che ore sono?
149. Dì una cosa alla persona che ti ha mandato questa mail:
150. Per finire dì qualcosa a chi legge queste righe:

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