Perchè Dio ha creato gli animali domestici???

Cristina ci segnala una catena di San’Antonio
sui nostri cari amici animali

Perchè Dio ha creato

gli animali domestici???

Aiutano in casa…

Proteggono I nostri bambini…

Ci insegnano a rilassarci…

Tengono conversazioni interessanti…

Non vi lasciano cadere…

Sono decorativi durante le feste…

Vedono in grande…

Hanno senso di patriottismo…

Sono felici di testare la temperatura

dell’acqua …

Adorano i loro peluches…

Sanno chi comanda…

E … sanno come farvi

SORRIDERE!!!!!!!!

VI HANNO VISTO SORRIDERE OGGI??

Ci si arriva spingendo

gli angoli della bocca

verso l’alto!!

ASPETTATE…

ORA VI MOSTRO

COME SI FA!!!!

ED ORA INVIATELA AI VOSTRI AMICI…

E REGALATE LORO UN SORRISO!!!!!

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Hoax.it cresce parlano di noi nella home page della webmail della corte dei conti

Nella home page della webmail del sito Istituzionale della Corte dei conti raggiungibile a questo indirizzo http://webmail.corteconti.it, è apparso un riferimento al nostro lavoro, vi annuncio che nelle ultime news visibili in prima pagina siamo stati citati nella news dal titolo Appello Urgente??? No: è urgente sapere che.. del 18/09/2008 (alla data odierna 25/10/2008 ancora in home page) .
corte_conti

Nella pagina si legge che gli utenti devono “interrompere la catena adesso attiva nelle e-mail della Corte, cancellando – senza inoltrarlo – il messaggio, e questo senza troppi scrupoli: tanto Rachele non morirà, perché Rachele non esiste!”

Infine l’articolo molto dettagliato conclude con una importante raccomandazione si legge :

E per le prossime bufale?

Eppoi, una volta smascherata la bufala, si potrebbe, tempo permettendo, informare chi ci ha inviato il messaggio che non si tratta di un vero appello. Ma facciamolo con parole gentili per evitare il rischio che la persona, come detto sopra, smetta di aiutare quando ce n’è veramente la necessità.

Il consiglio è sempre lo stesso: tanta attenzione e un po’ di verifiche. In Internet c’è molta letteratura al riguardo. Vi segnaliamo un paio di siti veramente ben documentati, nei quali potreste trovare un aiuto per distinguere falsi appelli e allarmi

http://www.hoax.it/bufale/index.php

corte_conti_articolo

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Sciocci Uomini

Luana ci segnala questa storiella Norvegese

C’erano una volta due donne, molto amiche, che discutevano sempre animatamente. Un giorno, avendo esaurito tutti gli argomenti, cominciarono a parlare dei mariti. La prima disse: “Mio marito è proprio stupido; è così tonto che posso fargli credere qualsiasi cosa!”
“Non e’ sicuramente scemo come il mio!” rispose l’altra. “Potrei raccontargli le fandonie più inverosimili: è così babbeo che ci crederebbe ciecamente!”
“In ogni caso, mio marito è più stupido!”
“No, il mio è più scemo!”
Nessuna delle due donne voleva cedere, così cominciarono a urlare e stavano quasi per prendersi per i capelli. La prima allora disse: “Non dobbiamo litigare per questo, sarebbe davvero sciocco; mettiamo i nostri mariti alla prova. Ci impegneremo ad abbindolarli con la storia più incredibile che ci verrà in mente e vedremo quale dei due si dimostrerà più idiota”.
Finalmente, si trovarono d’accordo. La prima donna, quella della fattoria del Nord, si rivolse al marito non appena questi ritornò dalla foresta: “Dio mio! Che aspetto spaventoso hai! Devi essere gravemente malato!”
“Niente affatto! Mi sento in ottima forma!” rispose il marito “Ho solo bisogno di bere e mangiare”.
“Dio mi è testimone!” affermò la donna. “Diventi ogni istante più pallido e hai lo sguardo di un morto; devi subito metterti a letto, non vivrai ancora per molto.”
Continuò ad insistere finché non riuscì a persuadere il marito di essere davvero in procinto di morire; così, lo fece stendere, gli chiuse gli occhi e gli avvicinò le mani sul petto. Poi, lo avvolse in un sudario e lo depose in una bara. Infine, fece qualche foro nelle assi di legno, in modo che potesse respirare e sbirciare fuori ogni tanto.
Nel frattempo, alla fattoria del Sud, l’altra donna prese un paio di cardi e si andò a sedere per cardare, ma non aveva la lana. Il marito, vedendola gesticolare nel vuoto, le disse: “Che donna stupida! Chi ha mai visto cardare senza lana!”
“Come, senza lana?” rispose la donna “Ce l’ho qui la lana, non la vedi? Bisogna ammettere che è molto sottile.”
Poi prese l’arcolaio e cominciò a filare. “Questa volta stai proprio vaneggiando!” disse l’uomo. “Rovinerai l’arcolaio se non ci metti sopra qualcosa!”
“Qualcosa? La tua vista si abbassa progressivamente: il filo è troppo sottile perché tu possa vederlo!”
Quindi preparò il telaio per tessere e si mise al lavoro; poi, tagliò il tessuto, cucì gli abiti per il marito e andò ad appenderli nel granaio. Il marito non osò proferire parola; non vedeva niente, né il tessuto, né il vestito, ma la moglie l’aveva convinto che l’abito fosse molto sottile…
Il giorno seguente, la moglie gli disse: “Oggi seppelliranno l’uomo della fattoria del Nord; dovrai indossare l’abito della festa per partecipare al banchetto organizzato per i funerali. Ti aiuterò ad infilarlo, dal momento che il tessuto è così sottile che rischi di lacerarlo se lo metti da solo.”
Quando giunsero alla fattoria del Nord, i convitati avevano già iniziato a bere; ma quando videro il loro amico che si avvicinava senza vestiti addosso, scoppiarono a ridere a crepapelle. Il “morto”, nella sua bara, gettò un’occhiata fuori attraverso le fessure tra le assi: “Oh, oh! Ecco il contadino della fattoria del Sud che si presenta completamente nudo ai miei funerali!” E si mise a ridere anche lui.
Gli altri lo sentirono e si affrettarono a scoperchiare la bara.
“E’ una cosa proprio curiosa!” si disse l’uomo della fattoria del Sud vedendolo. “Il cosiddetto defunto sta ridendo e chiacchierando con i suoi amici, ma dovrebbe piangere!”
“Le lacrime non hanno mai sottratto nessuno alla morte!” gli rispose l’uomo della fattoria del Nord.
All’improvviso, i due mariti compresero di essere stati ingannati e che erano state proprio le loro mogli ad organizzare tutto; così, ritornarono a casa umiliati, giurando di vendicarsi a suon di bastonate.

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Birmania: Appello Hrw ai paesi del vertice Asem per i diritti umani

Il gruppo umanitario Human Rights Watch (HRW) ha chiesto ai partecipanti all’ASEM 7 – il vertice tra Europa ed Asia che si apre domani a Pechino – un pronunciamento a favore dei diritti umani in Birmania. “I membri dell’ ASEM hanno l’opportunità di sfidare la Birmania a realizzare riforme politiche e a rispettare le libertà di base”, afferma in un comunicato diffuso oggi in Cina Brad Adams, il direttore per l’ Asia di HRW. Adams ricorda tra l’altro che l’intransigenza della giunta militare che governa il piccolo paese asiatico ha portato al fallimento della mediazione dell’inviato dell’Onu Ibrahim Gambari. Secondo HRW l’ Asem dovrebbe presentare quattro richieste al governo birmano: rilasciare immediatamente i circa duemila detenuti politici,tra cui il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi; abolire le restrizioni alla libertà di espressione, assemblea ed associazione; mettere fine agli attacchi militari contro le minoranza etniche; smettere di reclutare nell’esercito ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Il gruppo umanitario chiede in particolare all’ Unione Europea di esercitare pressione sui “sostenitori” della giunta birmana presenti al vertice, cioè la Cina, l’India e l’ASEAN (associazione dei paesi del sudest asiatico).

Fonte: Unione Sarda

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Mp3 stupefacenti

Vi proponiamo un interessante articolo pubblicato su Brintmusic.it

Per qualcuno si tratta di droga virtuale, per altri di una bufala che ha creato inutili allarmismi. Ma cos’è veramente il fenomeno i-Doser che utilizza mp3 con file musicali a bassa frequenza promettendo sballo a basso prezzo? L’istituto di neuroscienze di Catanzaro ha avviato una serie di studi medici per approfondire i possibile effetti sull’organismo.
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Una dose di musica a 3 euro… una compilation di droghe a 13 euro e poi cd venduti come se fossero in grado di riprodurre gli effetti delle sostanze stupefacenti tradizionali. La vicenda non poteva che muovere sia il GAT, Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, sia il mondo scientifico che si è interrogato sui reali effetti delle cyber-droghe. Di cosa si tratta?

In realtà questi file mp3 sono rumori a bassa frequenza (1-30 Hz) che prendono spunto dal fenomeno dei binaural beats (battiti neurali) scoperti nel 1839 dal tedesco Heinrich Wilhelm Dove e sperimentati dal Dott. Gerald Oster nel 1973 al Mount Sinai school of Medicine di New York, che ne verificò l’effetto sull’elettroencefalogramma dell’uomo.

Applicando delle basse frequenze in modalità differenti su ogni orecchio tramite le cuffiette, si riuscirebbe a stimolare il cervello procurando una serie di effetti che vanno dal rilassamento al potenziamento dell’attività celebrale. Ma sarà proprio vero? Gli studi del Cnr di Catanzaro sono appena iniziati e non sono ancora in grado di dare una risposta univoca e precisa.

Malgrado ci sia chi dice che la vicenda meriti solo una risata, i ricercatori suggeriscono una maggiore cautela, anche perchè i potenziali fruitori di questi eventuali “mp3 stupefacenti” sono perlopiù giovanissimi navigatori. Ma forse il problema è ancora un altro: possibile che con tutta la buona musica in circolazione ci sia qualcuno che non trovi niente di meglio da fare che cercare di stordirsi con dei rumori nemmeno tanto udibili?

fonte

http://www.bintmusic.it/blog/archives/000865.html

data 23 ottobre 2008

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Inseparabile e suo fratello

Alfredo ci segnala questa storia neozelandese

Su un’isola sperduta in mezzo all’esteso oceano, un uomo e una donna avevano due bambini gemelli, un maschio e una femmina. La bambina si chiamava Pirierera, che significa Inseparabile, dal momento che amava teneramente il fratello e non lo lasciava mai. Era nata solo qualche minuto prima di lui, ma se ne occupava come una madre.
La vera madre, Tarekore-kore, era una donna malvagia e collerica, che non
smetteva mai di sgridare e di picchiare i figli. Una notte, Tarekore-kore tornò a casa con un cesto colmo di pesci. La donna mise i pesci ad arrostire, svegliò il marito e si sedettero a tavola. L’uomo disse: “Svegliamo i bambini perché possano mangiare finché il pasto è ancora caldo.”
“Non muoiono certo di fame!” replicò la donna. “Lasciamoli dormire; metterò gli avanzi di pesce nel cesto e li mangeranno domani, anche se freddi.”
I bambini però non dormivano: la fame li teneva svegli. Piangevano, ma non
osavano singhiozzare troppo forte, per timore di farsi sentire dalla madre. Inseparabile sussurrò al fratello: “Andiamocene da qui! Visto che nostra madre ci fa tutti questi dispetti, mi occuperò io di te! Non patirai mai più la fame!”
In silenzio uscirono dalla capanna e cominciarono a correre più velocemente possibile, nella notte, senza sapere dove stavano andando. Giunsero ai piedi di
un’imponente scogliera e iniziarono ad arrampicarsi; salivano sempre più in alto e continuavano a piangere disperati. Ogni volta che una loro lacrima cadeva sulle
pietre formava una piccola cavità. Arrivati sulla sommità della scogliera, non sapevano dove andare; si sentivano molto soli e abbandonati. Sotto di loro, le onde si infrangevano contro le rocce e, molto lontano sopra le loro teste, le stelle brillavano nel cielo.
Inseparabile tese la mano verso il cielo e disse: “Guarda! Lassù i nostri genitori non potranno mai trovarci; potremo passeggiare e giocare liberamente!”
Cinse con forza il fratello tra le braccia e saltò nel cielo. Il mattino seguente,
Tarekore-kore ando’ a svegliare i bambini, ma i letti erano vuoti; furiosa, corse dal marito: “I bambini sono scappati! Saranno guai seri per loro quando li troverò!”
Ma, nonostante le assidue ricerche, non riuscirono a rintracciarli; verso mezzogiorno, giunsero ai piedi della scogliera e notarono i piccoli fori provocati dalle lacrime.
“Forse sono caduti e sono annegati nel mare!” disse il padre. Per la prima volta, Tarekore-kore si sentì pervadere dall’inquietudine; in fretta e furia, i genitori seguirono le tracce delle lacrime e arrivarono in cima alla scogliera, dove le tracce finivano misteriosamente. Non sapevano più dove cercare; la donna scrutava le onde sotto di loro.
All’improvviso, il marito esclamò “Eccoli!” E con la mano indicò un preciso punto nel cielo. I due bambini correvano felici nell’immensità blu: Inseparabile teneva il fratello per mano e insieme saltellavano e ridevano come matti. Erano molto piccoli, visti da lontano, ma le loro risa si percepivano distintamente.
“Bambini cattivi, fermatevi!” urlò la madre. Poi, prese la rincorsa e con un balzo
iniziò ad inseguirli, il marito fece altrettanto e si misero a correre, ma i bambini continuavano a ridere e a saltellare senza preoccuparsi dei genitori. Da quel giorno, i gemelli non hanno più smesso di correre per il cielo e i loro genitori continuano a inseguirli, senza mai raggiungerli. Gli abitanti dell’isola sperduta in mezzo all’oceano affermano che da tempo immemorabile la malvagia Tarekore-kore non riesce ad avvicinarsi ai suoi bambini.
Quando la notte è molto buia, è possibile vedere Pirierera e il suo fratellino; si riconoscono dalle altre stelle perchè si tengono per mano, stretti l’uno all’altra. Sono gemelli ed è per questa ragione che chiamiamo la costellazione i Gemelli.

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Apple Security Update 2008-007

Descrizione del problema

Apple ha rilasciato il Security Update 2008-007 per correggere
varie vulnerabilta’ che affliggono il sistema operativo Mac OS X
ed alcune applicazioni distribuite insieme al sistema stesso.
:: Software interessato

Apple Mac OS X

:: Impatto

Security Bypass
Cross Site Scripting
Spoofing
Manipolazione di dati
Esposizione di dati sensibili
Esposizione di informazioni sul sistema
Privilege escalation
Denial of Service
System access

:: Soluzione

Applicare il Security Update 2008-007:

http://www.apple.com/support/downloads/

:: Riferimenti

Apple – About Security Update 2008-007:
http://support.apple.com/kb/HT3216

Secunia:
http://secunia.com/advisories/32222/

Mitre’s CVE ID:
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-2691
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-4850
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-5333
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-5342
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-5461
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-5969
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-6286
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-6420
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-0002
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-0226
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-0227
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-0674
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-1232
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-1389
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-1678
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-1767
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-1947
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2079
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2364
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2370
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2371
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2712
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-2938
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3294
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3432
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3912
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3913
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3914
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3641
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3642
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3643
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3645
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3646
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-3647
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4101
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4211
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4212
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4214
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4215

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MS Windows Wormable Vulnerability, Out-of-Band Patch Released (MS08-067)

Threat Type: Malicious Web Site / Malicious Code

Websense® Security LabsTM has received reports of exploits circulating in the wild that take advantage of a serious Windows vulnerability. Microsoft just released an out-of-band patch to address this just hours ago (see MS08-067).

The remote code execution vulnerability is found in netapi32.dll, and carries a severity rating of “Critical” by Microsoft, affecting even fully patched Windows machines. This vulnerability (CVE-2008-4250) allows malicious hackers to write a worm (self-propagating malicious code without need for any user interaction), by crafting a special RPC request. A successful exploitation would result in the complete control of victim machine.

To date, we have seen attacks installing a Trojan (Gimmiv) upon successful exploitation. At the time of this alert, only 25% of 36 anti-virus vendors could detect this malicious code. Blocking TCP ports 139 and 445 at the firewall is only a partial solution because most desktops have file/printer sharing turned on. The out-of-band patch release by Microsoft testifies to the severity of this vulnerability and the urgency for an immediate fix.

Websense is monitoring the development of this attack, and has classified the corresponding Web sites and malicious code that the exploit downloads.

More information:

http://www.cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2008-4250

http://blogs.technet.com/mmpc/archive/2008/10/23/get-protected-now.aspx

http://blogs.technet.com/swi/archive/2008/10/23/More-detail-about-MS08-067.aspx

http://www.microsoft.com/technet/security/Bulletin/MS08-067.mspx

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Videos: Turkish UFO Footage, a Well Shot Hoax?

I’S A HOAX DONT’ WORRY…
?stanbul / Kumburgaz UFO’s and ALIENS ARE BACK in 2008


?stanbul Kumburgaz 2008 K?sa Kay?t from fox mulder on Vimeo.

Ufo around the word in this page
http://www.uberreview.com/2008/10/videos-turkish-ufo-footage-a-well-shot-hoax.htm

you can see a page you can read ” I am a massive skeptic, but I do so love a good hoax. The footage was allegedly shot by 42-year-old night guard, Yalcin Yalman. I mean if this were real, Tommy Lee Jones would have erased their memories months ago.” this is a very good hoax i agree, the page continue ….

“One more video after the jump.” here the video

?stanbul / Kumburgaz UFO’s and ALIENS ARE BACK in 2008! from fox mulder on Vimeo.

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Il vascello fantasma storia olandese

Matteo ci segnala questa storia

Fokke, capitano olandese di lungo corso, era un uomo audace ed esperto del suo mestiere. Nessuna nave poteva competere con la sua in velocità; nessuno poteva competere con lui in imprese ardite e fortunate. Si diceva però sottovoce che la velocità e la fortuna fossero dovute a opere di magia, all’intervento del diavolo. Certo Fokke era un uomo cattivo, empio, crudele, senza scrupoli. Aveva una gran superbia, e quando perdeva le staffe, non aveva più ritegno: più di una volta, per una sciocchezza qualunque, aveva ucciso i marinai alle sue dipendenze; non sapeva dir due parole, senza bestemmiare orrendamente, e qualche volta pronunziava parole di una lingua strana che nessuno capiva e che parevano dirette a un essere invisibile.

Un giorno, viaggiando nell’Africa meridionale, doveva doppiare il Capo di Buona Speranza. Ma il vento era contrario, la burrasca infuriava e non si poteva passare. Chiunque altro avrebbe desistito dalla folle impresa, non cosi Fokke: egli voleva girare il capo a ogni costo, anche col vento contrario, anche con la tempesta che imperversava. Impose pertanto alla sua nave uno sforzo che nessun vascello avrebbe potuto sopportare a lungo. Il fasciame scricchiolava sinistramente, e parve che da un momento all’altro la nave si sarebbe rotta inevitabilmente tra gli scogli. I marinai. spauriti, pregavano, raccomandandosi al loro santo protettore e all’angelo custode; il capitano invece sogghignava, bestemmiava, cantava canzoni sacrileghe, e più cresceva la rabbia delle onde e più la sua baldanza aumentava. Finì col giurare, per tutti i diavoli, d’oltrepassare quel capo, a costo di dover peregrinare pel mare sino al giorno del Giudizio Universale.

Ed ecco apparire a prua, chiamato dalle ardenti invocazioni dei marinai, la maestosa figura di un angelo. Tutta la ciurma s’inginocchiò riverente. Solo il capitano continuò a bestemmiare. Avendo intimato inutilmente all’angelo di andarsene, acceso d’ira, gli sparò contro un colpo di pistola. La palla sacrilega tornò indietro e feri Fokke al braccio. Questo portento, invece di far pentire il capitano del male che aveva fatto, l’inasprì di più. E stava per slanciarsi contro l’angelo, se non che dovette rimanersene lì immobile: una forza misteriosa attanagliava ogni suo membro.

L’angelo allora parlò e disse:

– Empio capitano, ti maledico. Tu starai eternamente sulla tua nave e non avrai mai riposo. Per orribile che sia la tua vita, invocherai invano la morte liberatrice: non potrai morire e percorrerai i mari sino al giorno del Giudizio Universale. Nel tuo pauroso viaggio, ti sarà compagno il Maligno e tu stesso diventerai una specie di demonio del mare. Ti seguirà sempre la burrasca, inseparabile dalla tua nave, e la sola vista di essa sarà per gli uomini annunzio di sventura.

Ci fu nello sguardo atono del capitano un segno impercettibile di qualcosa che rassomigliasse, se non proprio al pentimento, almeno alla consapevolezza del male che aveva fatto? Forse l’angelo, che sa leggere nei cuori, lesse qualcosa di simile in quello di Fokke, perché, dopo una pausa, raddolcì la voce e disse:

– Ogni cento anni ti sarà concesso tuttavia di scendere a terra, di confonderti con gli altri uomini, di vivere la loro stessa vita per sette anni. E, se in queste pause del tuo castigo, tu riuscirai a trovare una sposa che ti ami veramente, che sappia amarti sino alla morte, la tua condanna finirà: tu finalmente morrai e la tua anima sarà salva.

La visione sparve. L’angelo, partendo, aveva portato via con sé, in una nube d’oro, tutti i marinai; e il maledetto rimase solo sulla tolda della nave, che ora apparteneva all’inferno. E infatti un mostruoso pilota, con le corna di fuoco, s’impossessò subito del timone, e cento altri diavoli formarono il terribile equipaggio della terribile nave. La quale cominciò subito a navigare, e da allora percorse disperatamente tutti i mari, con le sue vele rosse spiegate al vento, senza pigliar mai porto. I fulmini colpivano il suo albero maestro senza spezzarlo, guizzavano in mezzo alle vele senza bruciarle, e le onde urtavano continuamente i suoi fianchi e la chiglia senza sconquassarli. Quando il Vascello Fantasma incontrava un’altra nave, mandava in una scialuppa qualcuno del suo misterioso equipaggio a pregare il capitano di ricevere un pacco di lettere: il capitano non poteva rifiutarsi, ma doveva inchiodare le lettere all’albero maestro, se non voleva che qualche disastro capitasse al suo bastimento. Le lettere erano tutte indirizzate a gente sconosciuta o morta da molto tempo. E chi le leggeva impazziva. Invano Fokke, stanco della sua vita disperata, combatté contro i più feroci pirati, affrontò i turbini e i cicloni più violenti: la morte ostinatamente lo respingeva. Più volte, ogni cento anni, discese a terra; ma, tra le tante donne in cui s’imbatté, non era riuscito mai a trovarne nessuna disposta a sposarlo. C’era alcunché di ripugnante nella sua faccia, qualcosa di sinistro nel suo sguardo.

Un giorno, in una di queste tregue che gli concedeva il destino, il Vascello Fantasma fu spinto sulle coste della Norvegia. Dopo tanti tormenti, il capitano, stanco e triste, incontrò sulla spiaggia un vecchio marinaio e gli chiese ospitalità nella sua capanna. Siccome il marinaio stava lì perplesso se accettare o no quell’ ospite strano, Fokke, per persuaderlo, gli diede un pugno di diamanti. E quando seppe che il suo nuovo amico aveva una figlia, gliela chiese in sposa. Il matrimonio fu presto combinato, perché il vecchio, avido di ricchezze, era restato abbagliato dal fulgore di quei brillanti e pensava che era una bella fortuna aver un genero cosi generoso! Naturalmente bisognava però che anche la ragazza acconsentisse.

Ora bisogna sapere che nella capanna del norvegese c’era un vecchio quadro affumicato che raffigurava un uomo in costume olandese: il quadro era un’antica eredità di famiglia e si diceva che fosse il ritratto somigliantissimo del capitano olandese che comandava il Vascello Fantasma, quale era stato veduto in Scozia duecento anni prima. E assieme col ritratto s’era trasmessa da madre in figlia la raccomandazione a tutte le donne della famiglia di guardarsi bene dall’originale. Cosi sin dall’infanzia la fisionomia di quell’uomo pericoloso s’era vigorosamente impresso nel cuore di Senta (cosi si chiamava la figlia del marinaio norvegese). Si che appena il vero Olandese Errante in carne e ossa entrò nella capanna, la ragazza non poté far a meno di trasalire. Anche il fidanzato si meravigliò di trovar lì quel ritratto, e quando gli spiegarono chi mai stesse a rappresentare, cercò di stornare da sé i sospetti, pigliandosi giuoco della superstizione e fingendo di ridere alle spalle dell’Olandese. Ma intanto, senza volerlo, si abbandonava alla tristezza, mettendosi a descrivere con tocchi vivaci e appassionati le inaudite sofferenze che l’Olandese doveva sopportare nelle immensità dell’Oceano,

– La vita lo respinge, la morte lo rifiuta.

Come una botte vuota che le onde si rimandano l’una all’altra irridendo, lo sciagurato Olandese è sballottato tra la morte e la vita.

Il suo dolore è profondo come il mare sul quale naviga. E come il suo vascello è senza àncora, anche il suo cuore è senza speranza.

La fanciulla era commossa e guardava il fidanzato con occhi umidi e gravi. E quando egli le domandò: «Senta, vuoi sposarmi? mi amerai tu? », la ragazza rispose:

– Si, fino alla morte.

C’ era un cacciatore norvegese, Erik, un giovane bello e buono, che era innamorato perdutamente di Senta e avrebbe dato chi sa che per sposarla. Quando seppe che la fanciulla era promessa allo straniero sconosciuto, si sentì stringere il cuore. Tanto più che egli aveva notato la strana somiglianza dell’uomo misterioso col ritratto che era nella capanna del marinaio. Bisognava salvare la ragazza a ogni costo.

Un giorno Erik incontrò Senta sulla spiaggia, e le si avvicinò.

– Ascoltami, Senta, – le disse con premuroso affetto – dammi retta: non sposare lo straniero. Tu sei preda di un funesto incantesimo: sta a te spezzarlo. Non puoi amare quell’uomo sinistro e dallo sguardo sfuggente. Perderai la tua anima bellissima. Sii invece mia sposa: io ti saprò difendere da ogni male.

Ma la fanciulla non lo ascoltava: guardava lontano nel mare.

Fokke, nascosto dietro uno scoglio, aveva udito le parole di Erik. Il tormento riafferrò il suo cuore. Poteva egli compromettere casì la pace e la felicità dell’unica donna buona e pietosa che aveva accettato di sposarlo? Capiva adesso quale enorme sacrificio imponeva alla soave creatura. E non gli reggeva l’animo di rovinarla così. Senza dir nulla a nessuno, l’Olandese fece pertanto nascostamente i preparativi per la partenza, e una mattina, all’alba, usci dalla casa del pescatore, sali sulla nave maledetta, aprì al vento tutte le vele rosse e salpò.

Senta però vigilava: doveva aver intuito che qualcosa era cambiato nell’animo del suo fidanzato e, senza farsi accorgere, lo sorvegliava. E quando vide la rossa vela allontanarsi verso l’orizzonte, sali sulla rupe più alta e gridò:

– Eccomi, sposo mio! Sarò fedele a te sino alla morte, per salvarti, per liberarti dalla maledizione che ti fa soffrire!

E, casi dicendo, si gettò a capo fitto nell’acqua.

La maledizione era rotta. Il Vascello Fantasma s’inabissò nei flutti, e da questi emersero due figure luminose che salivano verso il cielo: erano le anime di Senta e di Fokke, redento dall’amore.

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