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Palermo, Gdf arresta tre tombaroli bloccati con reperti

PALERMO – Operazione della Guardia di finanza contro il traffico di reperti archeologici rubati. In manette sono finiti tre tombaroli catanesi bloccati stamattina sull’autostrada Palermo-Catania (all’altezza dell’area di servizio di Scillato). Ad ammanettarli gli uomini delle Fiamme gialle della Compagnia di Termini Imerese che hanno recuperato monete ed altri reperti antichi, trafugati all’interno del sito di Himera, una delle aree archeologiche piu’ importanti della Sicilia. Le manette sono scattate dopo un lungo appostamento notturno. All’interno dell’auto dei tombaroli e’ stato ritrovato quello che i militari definiscono “un piccolo museo clandestino” e tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere scavi abusivi: quattro monete greche, una delle quali della zecca di Akragas; quattro punte di freccia di bronzo a sezione triangolare, quattro bastoni di legno; una pala, ancora sporca; un metaldetector; due picconi ed alcune lampade tascabili. Gli arrestati sono muratori di mezza eta’, attualmente disoccupati.

Fonte: Italpress

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recuperati 69 reperti, 7 denunce operazione archeoweb

PALERMO – I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, nell’ambito dell’operazione “Archeoweb”, hanno sequestrato sessantanove reperti archeologici. Denunciate sette persone. L’indagine ha consentito di reprimere il fenomeno della vendita di reperti archeologici siciliani, di illecita provenienza, su siti Internet.

Fonte: Italpress

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nuove tecniche di phishing scoperto il tabnabbing grazie a Aza Raskin exploits tabnabbing Phishing

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scoperta una nuova tecnica per attuare attacchi di phishing e implementare script maligni nella pagine.

Aza Raskin Creative lead del team firefox ha annunciato che è possibile effettuare il tabnabbing, in due parole di cosa si tratta ?

L’attacco è elegante e semplice: un utente che ha più schede aperte nel browser e visita un sito appositamente predisposto con un codice javascript e si sposta da un tab all’altro, può essere redirezionato arbitrariamente da un tab con una pagina all’altra. (il tab è  la linguetta, le schede , si chiama tab in programmazione)

L’intelligenza del codice javascript sta nel poter accedere alla cronologia e personalizzare l’attacco di phishing, quindi se usate il pc per accedere al conto on line della vistra banca si aprirà una pagina clone, attenzione guardate sempre bene il lucchetto e controllate chi ha emesso il certificato ssl, oltre che guardare l’indirizzo nella barra del browser .

Questa tecnica raffinata è stata commentata anche dall’esperto Aviv Raff che ha fornito particolari sfiziosi per i curiosoni riporto il link:

http://avivraff.com/research/phish/article.php?854817837

se volete scaricare il codice e studiare l’exploit

http://www.azarask.in/blog/post/a-new-type-of-phishing-attack/

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ricarica telefonica Gruppo Monte Paschi Siena spa

NON ABBOCCATE E’ UNA TRUFFA
!!!!ATTENZIONE !!! ELIMINATE LA MAIL

Gentile cliente, il Gruppo Monte dei Paschi di Siena ha riservato un occasione unica per Lei, premia i suoi clienti, basta accedere ai nostri servizi di Home Banking riceverà in omaggio una ricarica telefonica del valore di 50,00 euro, acquistandone una di 10,00 euro, grati per aver scelto i nostri servizi e per averci accordato la Vostra fiducia.

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cartone Giovanni e Paolo e il Mistero dei Pupi

I magistrati eroici Falcone e Borsellino in un cartone animato di 26 minuti per dire NO ALLA MAFIA

NON E’ SUFFICIENTE ABBATTERE LA MAFIA, BISOGNA ANNIENTARLA DEL TUTTO E SPIEGARE AI BAMBINI CHE E’ UNA ORGANIZZAZIONE MALVAGIA CHE DEVE ESSERE ESTIRPATA CON OGNI MEZZO COME SI FA CON UN’ERBA INFESTANTE, BISOGNA AGIRE  SUBITO E CON DECISIONE  SE VOGLIAMO VIVERE LIBERAMENTE

IL MAGO DICE : saranno tutti miei pupi, poi leverò dalla loro mente le parole libertà e giustizia

Dalla coproduzione di Rai Fiction e Larcadarte in collaborazione con la Regione Sicilia nasce un cartone animato di 26 minuti Giovanni e Paolo il mistero dei pupi, presentato al Miptv di Cannes e dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i magistrati uccisi in Sicilia dalla Mafia nel 1992
Luca Milano di Rai Fiction parlando della metafora del mago ha detto:

Il mago che trasforma Palermo fa capire che cedere al male non e’ un fattore di potenza, ma una perdita di autonomia. Speriamo che lo special tv venga usato assiduamente nelle scuole siciliane e in tutta Italia

Alessandra Viola, sceneggiatrice del cartone insieme a Rosalba Vitellaro e Valentina Mazzola ha detto:

L’idea ci è venuta dopo aver letto di una inchiesta condotta tra i bambini delle scuole che non sapevano chi erano Falcone e Borsellino Abbiamo cercato una metafora che facesse capire come lottando contro la mafia si vince sempre. Andando invece dallo stregone, metafora di Cosa Nostra, si diventa progressivamente di legno e si perde la liberta’. Le famiglie Falcone e Borsellino sono state coinvolte nella fase di realizzazione del progetto

Tra i doppiatori della serie animata ci sono Leo Gullotta e Donatella Finocchiaro, ed i personaggi di Giovanni e Paolo sono doppiati da Barbara Pittotti e Mattia Nissolino.

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il 1984 di Orwell non è così lontano…

Riporto una catena conosciuta come il “1984 di Orwell”

evito di fare commenti, perchè avrei troppe cose da dire e non mi basterebbero diverse ore per scrivere quello che si dovrebbe dire, ad ogni modo ognuno cerca di fare politica e questa è una catena che ha uno sfondo politico, anche se in parte è condivisibile non voglio scendere nei particolari.

L’informazione ve la dovete cercare e non averla per forza imboccata…
La libertà di espressione è sempre ridotta, è sempre compressa e per questo penso che menti libere debbano esprimere liberamente il proprio pensiero…
(leggete i miei post precedenti)

SEGUE TESTO DELLA CATENA “IL 1984 DI ORWELL”

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza
(D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero
D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: /Repressione di attività
di apologia o istigazi…one a delinquere compiuta a mezzo internet/;

la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando
l’articolo nr. 60.

Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della
maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del
disegno liberticida della”Casta”.

In pratica in base a questo emendamento
se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a
disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i
/providers/ dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi,
anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a
comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con
proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai
fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi
strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il
termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider
una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per
l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una pena
ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza delle
leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di
ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!

In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per
bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento
rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o
censurata.

Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una
/media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro
di risarcimento.

Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset

Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una
materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del
Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una
commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco
meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su
questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto
rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di
repressione internet e tutto il istema di relazioni e informazioni
sempre più capillari che non si riesce a dominare.

Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata
con buoni spesa!

Mentre> negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad
internet in> Italia il governo si ispira per quanto riguarda la
libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia
sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto
Informatico.

Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di
svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c’è
libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia
diventa un problema dialettico.

documentazione diffusa
dal Coordinamento Provinciale Veronese degli Enti Locali per la Pace
e i Diritti Umani c/o Provincia di Verona – Gruppi Consiliari via
S.Maria Antica 1 37121 Verona Consigliere/i: Allegri, Caldana,
Campagnari, Rizzi…..Coord. tecnico: Andreoli,Ferrari,Velardita www.perlapace.it -www.scuoledipace.it – mail: entilocalipaceverona@alice.it – 335 8373877

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catena per i nati negli anni 80

Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati agli inizi degli anni ’80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l’aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia ’90. Per non aver vissuto direttamente il ’68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2…
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D’Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro comeCo-co-co e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos’è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l’hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall’Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill.
Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell’Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.
Siamo la generazione di Crystal Ball (“con Crystal Ball ci puoi giocare…”), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l’Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, I Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l’ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che non ricorda l’Italia Mondiale ’82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l’Italia di quest’anno è la favorita…
L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L’ultima generazione degli spinelli…
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c’erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine.
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l’aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l’acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo 😀 🙁 🙂 😉
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno di nostri? Congratulazioni!

Altre versioni viste in giro:

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