Facebook black: la nuova bufala che mette a rischio la tua sicurezza

Sei stufo del classico blu del tuo Facebook e vuoi cambiare colore? Attenzione alle bufale che mettono a rischio la tua privacy. L’ultima? Facebook Black.

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Sei stanco del solito blu di Facebook? Perché non passare ad un più intrigante nero che permetterebbe di dare un po’ di originalità alle tue pagine social? Il motivo è semplice: perché non esiste nessuna app in grado di colorare il tuo Facebook ma solo link fasulli che mettono a rischio la tua sicurezza, come quello di Facebook Black.

Facebook Black è la nuova moda del momento: un link che promette agli utenti di cambiare il colore delle pagine social con un intrigante nero che sostituisce l’ormai famoso blu che contraddistingue la piattaforma di Zuckerberg. Gli utenti spesso ricevono inviti che invogliano a cliccare sul link di Facebook Black per provare la novità oppure sono attirati da qualche post che compare nel loroNews Feed.

Come rivelato dal blog Naked Security, però, una volta cliccato sul link di Facebook Black l’utente, oltre a dover inserire informazioni personali per accedere ad una fantomatica app che non esiste, è costretto a partecipare ad un sondaggio che, se effettuato, arricchisce le tasche degli sviluppatori di questa bufala Facebook.

Terminate infatti tutte le operazioni richieste dopo aver cliccato sul link di Facebook Black il tuo social non si colorerà di nero e tu avrai regalato le tue informazioni personali a sconosciuti, mettendo in serio pericolo la sicurezza del tuo account.

Secondo le informazioni divulgate dal blog Naked Security i truffatori che hanno sviluppato Facebook Black sarebbero gli stessi che avevano dato una falsa speranza agli utenti con l’applicazione che permetteva di eliminare la Timelineappena implementata sul social. Neanche a dirlo anche allora milioni di utenti caddero nella truffa. Fai attenzione!

fonte http://faceblog.blogosfere.it/2013/03/facebook-black-la-nuova-bufala-che-mette-a-rischio-la-tua-sicurezza.html

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Crediti delle imprese. La bufala di Monti

montiIl pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso i privati è circondato da tantissimi interrogativi. Palazzo Chigi si è limitato ad aggiornare i saldi del bilancio, toccherà ora alle Camere decidere se ingerire in un sol boccone quanto proposto dall’esecutivo. Sarebbe stato più utile licenziare subito un decreto legge ma “per opportunità politica” si è preferito passare la patata bollente al prossimo governo.
Questo è quello che ha fatto intendere ieri il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, ex funzionario della Camera trincerato dietro un “no comment” riguardo allo scontro in atto tra Tesoro e ministero dell’Economia. Durante l’ultimo Consiglio dei ministri sarebbero venuti al pettine alcuni nodi tra i due dicasteri. Sul piatto c’era sicuramente l’interpretazione della deroga concessa dalla Commissione europea di Bruxelles. L’allentamento dei vincoli di bilancio è stato concesso con formule particolarmente ambigue; parole in grado di alimentare sospetti e suggerire particolari cautele. Permettere agli Enti territoriali di liquidare l’arretrato potrebbe esporre l’intero apparato statale a delle conseguenze molto pesanti; i calcoli da svolgere si annunciano molto complicati. Nella somma rientrano infatti tutte le amministrazioni dello Stato, dai ministeri alle piccole agenzie. Anche se l’istruttoria legislativa dovesse procedere a ritmo serrato, serviranno almeno cinque mesi per iniziare ad aggredire i cento miliardi di debito nei confronti di fornitori di beni e servizi.
Dopo l’approvazione di un decreto legge – impostato (forse) ma non votato dai ministri tecnici – si dovrà convertire la legge di conversione e aspettare il passaggio dei termini previsti dalle leggi di contabilità pubblica. Norme da applicare in combinato disposto con il nuovo testo dell’articolo 81 della Costituzione, in vigore a partire dall’esercizio finanziario del 2014, dodici mesi in cui si è previsto di immettere liquidità nel sistema per venti miliardi di euro. Accorgimento inevitabile – pena una dichiarazione di incostituzionalità – in grado di mandare in tilt l’iniziativa legislativa di Mario Monti.
Cosa impone la modifica costituzionale votata in fretta e furia dalla strana maggioranza che ha animato gli ultimi quattordici mesi della scorsa legislatura? L’articolo in questione è quello sul “pareggio di bilancio”, dall’anno prossimo lo Stato avrà l’obbligo di adoperare maggior rigore nella gestione della finanza pubblica. Il secondo comma è molto chiaro: “Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali”. L’ultimo comma serve a chiudere il cerchio: “Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale”. Cosa significa tutto questo? Il decreto legge potrebbe – paradossalmente – non servire a nulla, almeno per quanto concerne il 2014.
L’approvazione della legge di conversione non è circondata dalle “cautele” imposte dal nuovo articolo 81. È sufficiente la maggioranza semplice per evitare la caducazione di quanto disposto dai provvedimenti approvati dall’esecutivo nei casi di necessità ed urgenza. Per il 2014 potrebbe quindi rendersi necessario il deposito di un disegno di legge governativo da sottoporre al Parlamento, atto che non godrebbe della corsia preferenziale prevista per i decreti legge. Ricordate poi della necessità di una nuova manovra correttiva? Ve ne avevamo parlato da queste colonne, una “legge di cui nessuno parla”. Il Tesoro ha scelto di essere prudente anche perché il crollo del Pil causato dalle ricette economiche dei tecnici ci costerà quest’anno 15,7 miliardi di minori entrate del previsto, solo in parte compensate da 5,3 miliardi di minori interessi da pagare sul debito e 2,4 di spesa corrente. Serviranno nuovi tagli o un aumento dell’imposizione fiscale. Insomma, quello di giovedì – l’annuncio dei 40 miliardi di euro da destinare ai creditori dello Stato – rischia di essere ricordato come uno spot sulla pelle delle imprese che con ogni probabilità andranno invece incontro ad una tremenda “morte a credito”

fonte: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19876

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Whatsapp a pagamento? La bufala arriva anche sui maggiori quotidiani

Si legge che la app di messaggistica più diffusa diventerà a pagamento. Ma non è (del tutto) vero

Jan Koum, amministratore delegato di WhatsApp, la popolare applicazione di messaggistica che consente di comunicare a costo zero, ha annunciato che “nei prossimi mesi la app diventerà a pagamento”. Fa però, nel contempo, dei distinguo che molti giornali han dimenticato di fare.

Whatsapp si pagherà solamente al momento del download come già succede per il mercato della Apple, l’AppStore, appunto. Ora lì l’applicazione costa 0,89 centesimi di euro e il prezzo non dovrebbe variare (ma questo viene deciso anche da Apple). La non gratuità della applicazione verrà estesa anche ai mercati quali Google Play, lo store di Blackberry e di Microsoft (all’inizio era gratuito il download anche per dispositivi iPhone). Tutto qui. Non ci saranno quindi “canoni” da pagare a tradimento dopo che l’applicazione sarà stata usata ai limiti del consumo dai possessori degli smartphone.

Whatsapp, che non contiene al suo interno pubblicità, è una struttura che gestisce il traffico di 17 miliardi di messaggi al giorno. Messaggi gratuiti. Che continueranno ad esserlo, seppur con un piccolo, piccolissimo, scotto iniziale.

fonte news.supermoney.eu

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ROMA, UCCIDONO IL CANE: “CREDEVO AVESSE FERITO MIO FIGLIO”. LA BUFALA SUL WEB -FOTO

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ROMA – Una coppia lascia il bimbo di cinque anni in casa col cane, poi torna e trova il cane coperto di sangue e pensando che abbia ucciso il bimbo, uccidono il cane. Ma il bimbo e in un’altra stanza e il cane ha solo difeso la casa da un ladro.
Una storia all’apparenza commovente che è rispuntata in questi giorni sul web dopo due anni di assenza, suscitando commenti indignati nella massa incauta.
In realtà, si tratta di una clamorosa bufala disponibile in varie lingue, tratta da una vecchia leggenda inglese su un lupo domestico ucciso ingiustamente, mentre la foto che la accompagna è tratta dalla cronaca nera del 2007, e ritrae un rottweiler impazzito soppresso da un poliziotto durante un attacco, probabilmente negli Usa.
Ma il popolo del web non controlla e la sta condividendo di nuovo, massicciamente, nonostante la notizia abbia le due caratteristiche fondamentali della bufala, ossia la mancanza di collocazione geografica e cronologica

fonte: leggo.it

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Hoax – DONAZIONE DA signora ZAFIRAH BAHIJAH

si tratta di un Hoax   “Bufala”

Costa d'Avorio126_tif

Da zafirah Bahijah
Carissimo,

Possa il nostro buon Dio vi benedica, vi ricompensi per la vostra uscire e la tua venuta in mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

Il mio nome è la signora zafirah Bahijah; Origine del Kuwait, io sono sposata con defunto signor Bahijah Ghassan che ha lavorato con il Kuwait Ambasciata qui in Costa d’Avorio per nove anni prima di morire nel 2009.

Ci siamo sposati da undici anni senza un bambino. Morì dopo una breve malattia che è durata solo quattro giorni. Prima della sua morte, siamo stati entrambi cristiano rinato. Dopo la sua morte ho deciso di non risposarsi o avere un figlio fuori dalla mia casa coniugale, che la Bibbia è contro. Quando mio marito era vivo ha lasciato la somma di 3.500.000 dollari americani ($ 3.500.000.00 milioni) in un con to fiduciario generale con una banca qui a Abidjan, Cost a d’Avorio Africa occidentale, di recente, dopo la mia salute, il mi o medico ha dett o m e non sarebbe durato per i prossimi otto mesi a causa del mio problema cancro.

Mi ha detto che nei prossimi 2 mesi ci sarà una diffusione di questo tipo di tumore alle mie ossa e non voglio vivere di nuovo, quello che mi disturba di più è la mia malattia ictus. Dopo aver conosciuto la mia condizione ho deciso di donare questo fondo ad un cristiano, individuale, e organizzazione o chiesa che so ne ha bisogno e che utilizzerà questi soldi la strada che sto per istruire qui secondo il desiderio del mio defunto marito prima della sua morte.

Attualmente, questo denaro è ancora con la banca. Voglio che questo fondo da utilizzare nelle attività di lavoro di liberazione, come, aiuto alle famiglie pastori, orfanotrofi, meno privilegiati nelle scuole e della società cristiana, i poveri nel mezzo e la manuten zione di chiese e per propagare la parola di Dio e di sforzarsi che la casa di Dio è mantenuta.

Ho preso questa d ecision e perch E9 n on ha nessun figlio che erediteranno qu! esto den aro e mio marito, i parenti non sono cristiani e non voglio che gli sforzi di mio marito per essere utilizzati da non credenti. Non voglio una situazione in cui questi soldi saranno utilizzati in modo empi. È per questo che mi sto prendendo questa decisione.

La Bibbia ci ha fatto capire che “Benedetto è la mano che dà”. Non ho paura della morte, quindi so dove sto andando. So che sto per essere nel seno del Signore. Esodo 14 VS 14 dice che “Il Signore combatterà il mio caso e mi tiene la mia pace”, non ho bisogno di alcuna comunicazione telefonica in questo senso a causa della mia salute. Con Dio tutto è possibile.

Non appena ho ricevuto la sua risposta ti darò il contatto della banca per mettersi in contatto direttamente con loro per il tra sferimen to in avanti. Vorrei anche si emette una lettera di un’autorità che vi dimostrano come il beneficiario attuale dei miei fondi. Vogli o che tu e la t ua f amiglia di pregare sempre per me, perché il Signo re è il mio pastore. La mia felicità è che ho vissuto una vita degna di un cristiano. Chiunque che vuole servire il Signore deve servirlo in spirito e verità.

Si prega di essere sempre preghiera per tutta la tua vita, qualsiasi ritardo nella risposta mi darà spazio ad approvvigionarsi di un’altra persona per il medesimo scopo. Per favore mi assicurano che si agirà di conseguenza, come ho indicato nel presente documento. Sperando di ricevere la vostra risposta.

Rimanere benedetta nel Signore.

Vostro in Cristo,
zafirah Bahijah.

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eContent Award Italy 2012 Premio per i Contenuti e servizi innovativi in formato digitale

Ben due Premi conquistati ad eContent Award Italy 2012, la cerimonia si è svolta a Milano in via Meravigli 9/b, Palazzo Turati, presso la sede della Camera di Commercio di Milano.  Questi premi presigiosissimi sono un riconoscimento alla carriera per il continuo lavoro svolto fin dal 1997 su www.hoax.it un grazie ai visitatori che mi hanno motivato nel mio lavoro quotidiano d’informazione / Silvio Passalacqua

IMG_0289_2304x1728Organizzata da EC MEDICI Framework con il contributo del Comune di Milano, l’evento è stato ospitato nell’ambito di IF -Immagina il Futuro, l’iniziativa promossa da Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano per diffondere la cultura dell’innovazione e della creatività, realizzando una serie di eventi e manifestazioni. Ciascuna delle otto edizioni di eContentAward sino ad ora realizzate ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica.  Per l’edizione 2012 hanno concesso il patrocinio: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico. L’osservatorio e la selezione dei prodotti operano in collaborazione con: European Academy for Digital Interactive Media, International Center for New Media, World Summit Award, World Summit Mobile Award, World Summit Youth Award, European Youth Award, Global Forum, OCCAM Infopoverty Programme. Pierpaolo Saporito, high level advisor UN Gaid, president Occam and founder infopoverty program&conference, nel suo intervento ha affermato: “Questo premio, unico nell’ambito ONU, e’ importante perché non solo valorizza la creatività di aziende e singoli, ma stimola le nuove generazioni a vedere le opportunità che la rivoluzione digitale sta aprendo, contrastando così quell’onda di pessimismo che pervade l’attuale classe dirigente, che vede spegnersi il vecchio mondo nato dalla rivoluzione industriale. “ Il Chiar.mo Prof. Alfredo M. Ronchi, ha chiuso la giornata sottolineandol’importanza della partecipazione dei giovani creativi ed autori italiani alla comunità internazionale ed alla fitta rete di relazioni creata dall’osservatorio globale WSA “ottenere riconoscimento dell’ambito di WSA e delle selezioni ad esso collegate significa salire sul treno della creatività e dell’innovazione mondiale, entrare a far parte di una “community” attiva costituita da centinaia di persone sparse sul globo ma unite da un comune intento; questo è il vero premio per i vincitori”
Ha fatto eco a queste dichiarazioni un altro membro del board WSA presente alla giornata, Ralph  Simon, Chief Executive Officer Mobilium Global – Chairman Emeritus & Founder Mobile Entertainment Forum MEF Mobile – Americas commentando “eContentAward rappresenta qualche cosa che l’Italia può utilizzare come materia prima da esportare, perché voi possedete grandi capacità tecnologiche, grandi talenti creativi che rappresentano un patrimonio intellettuale di notevole valore …. questa selezione è una splendida opportunità per i giovani “smanettoni” ed i professionisti del ICT”

Segue l’annuncio dato su Tools

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Per leggere l’articolo su http://www.misericordiaonline.it/ il link diretto è
http://www.misericordiaonline.it/tutte-le-notizie-dell-ultimo-mese/320-econtent-award-2012.html

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Enna: arrestato il centralinista telefonico non vedente alla guida di un’autovettura

Enna: arrestato falso cieco invalido. Attenzione è una notizia vera 

Roma, 6 nov (Prima Pagina News) I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Enna hanno tratto in arresto, questa mattina, un 51enne nato e residente a San Cataldo (CL), dipendente della Regione Siciliana ed in servizio dall’anno 2000 con le mansioni di “centralinista telefonico non vedente” presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro di Enna. L’arresto dell’uomo è giunto al termine di una attività d’indagine avviata qualche mese fa quando venne acquisita la notizia che un centralinista in servizio presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, che avrebbe dovuto essere un “non vedente”, era stato visto giungere in ufficio alla guida di un’autovettura. Per la particolare situazione emersa sono scattati immediatamente i primi accertamenti da parte die Carabinieri che hanno verificato e filmato il 51enne che, a bordo della Fiat Punto intestata all’anziana madre, uscito dal posto dall’ufficio, faceva rientro presso la sua abitazione di San Cataldo (CL), ponendosi alla guida del citato veicolo ed imboccando l’autostrada Enna – Caltanissetta così affrontando tranquillamente semigallerie e gallerie più o meno illuminate. In un tratto autostradale, nei pressi dello svincolo di Caltanissetta, il 51enne veniva ripreso mentre superava altri veicoli alla velocità di 120 Km/h circa. Contestualmente a tali risultanze il 51enne, veniva fermato e controllato da una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Enna che riscontrava che lo stesso era (chiaramente) sprovvisto di patente di guida essendogli stata ritirata nel 1994 per la (presunta) mancanza dei requisiti fisici. Le palesi risultanze investigative di cui sopra, portate a conoscenza del Sostituto Procuratore di Enna Dott. Francesco RIO, venivano ulteriormente avvalorate dal provvedimento di acquisizione disposto dall’A.G. di tutta la documentazione amministrativa e sanitaria presentata circa dodici anni fa dall’uomo nella sua istanza di assunzione presso la Regione Siciliana quale invalido civile, compreso il certificato rilasciato dalla speciale Commissione Provinciale per i ciechi civili di Caltanissetta nell’anno 1999 e che risulta aver attestato che il 51enne era un “cieco decimista”, cioè in possesso in totale, su entrambi gli occhi, di un solo decimo di visus. Verificato che tale certificazione era assolutamente incompatibile (tranne un improbabile “miracolo”) con quanto riscontrato dai Carabinieri (che lo avevano filmato e controllato alla guida di un veicolo, condotto peraltro in assenza della patente di guida) la Procura della Repubblica, al termine dell’indagine, richiedeva l’applicazione di una misura cautelare al GIP del Tribunale di Enna il quale disponeva, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare agli arresti domiciliari. All’uomo è stato quindi oggi contestato il reato di “Truffa aggravata e continuata” a danni della Regione Sicilia per aver usufruito dei benefici previsti dalla Legge che disciplina l’assunzione dei non vedenti presso le amministrazioni pubbliche eper aver quindi ottenuto, nell’anno 2000, l’impiego di centralinista non vedente, presso la Regione Siciliana (e quindi assegnato all’Ispettorato del Lavoro di Enna), tramite la presentazione della certificazione di “cieco decimista” rilasciatagli dalla Commissione Medica Provinciale per i ciechi civili di Caltanissetta nell’anno 1999 che però, ad oggi, risulta aver attestato una malattia di fatto inesistente. Al termine delle formalità di rito il 51enne a cui è stato contestato l’ingiusto profitto pari agli stipendi indebitamente percepiti – con pari danno per la stessa pubblica amministrazione – quantificato in oltre € 200.000,00 (duecentomila), è stato condotto presso la propria abitazione per rimanervi in regime di arresti domiciliari.

(G.M.) 6 nov 2012 11:28

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Vietnam, il pesce che strappa il pene: tre attacchi in pochi giorni

Si tratta di una Bufala ! NO COMMENT

HANOI – E’ allarme in Vietnam per il pesce che attacca il pene. E’ successo a tre ragazzini dopo un bagno nel delta del fiume Mekong, nella regione di Dong Thap, in Vietnan.

Era il 5 agosto quando Nguyen Huu Thien, di 7 anni, è stato aggredito da un pesce che gli ha strappato via il pene. Thein stava nuotando con alcuni amici nel fiume Kenh Giua, controllato a vista dai suoi genitori. Secondo alcune testimonianze riportate dal Morning Starr, il ragazzino avrebbe urlato e avrebbe cercato di strappare via con le mani il pesce attaccato al suo pene. Alla fine è stato portato in ospedale quasi senza più il membro.

Quattro giorni dopo il piccolo Hao stava nuotando nello stesso tratto di fiume con la sua sorellina quando è stato aggredito. Anche in questo caso ha perso quasi tutto il proprio pene.

Ci sarebbe poi stato un terzo attacco, di cui, scrive il Monring Starr, non sono ancora noti i particolari.

Non si è neppure capito al momento di che pesce si tratti. Si ipotizza si possa trattare del pacu fish (nella foto), simile al piranha ma dalla dentatura come quella umana. Solo che il pacu generalmente si trova in Sud America…

23 agosto 2012 14:44

fonte; http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/vietnam-pesce-mangia-pene-fiumi-attacchi-1327528/
 

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ENNA: “Operazione Postumio”, truffe a compagnie assicurative. 65 denunciati

La Squadra Mobile della Questura di Enna ha deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 65 soggetti sospettati di avere commesso oltre 20 truffe ai danni delle compagnie assicurative operanti nei comuni di Barrafranca e di Enna. L’indagine – denominata “Operazione Postumio”, dal nome del pubblicano romano che insieme al complice Pomponio all’epoca dell’antica Roma ‘inventò’ le frodi all’assicurazione fingendo il naufragio delle proprie navi – riguarda il deprecabile e non raro fenomeno dei falsi incidenti stradali, inscenati da parti, avvocati e faccendieri vari per lucrare, ai danni degli enti di assicurazione, somme di denaro a titolo di risarcimento, ottenute sulla base della sola mendace denuncia di sinistro e con il conforto di falsi certificati medici, false testimonianze e con la complicità di alcuni legali. Le attività investigative della Squadra Mobile di Enna, condotte e coordinate dal Vice Questore Aggiunto, dott. Giovanni CUCITI, e dal Commissario Capo, dott. Claudio PUCCI, sono scaturite dallo studio e dall’approfondimento dell’anomalo incremento delle polizze assicurative a seguito del moltiplicarsi delle denuncie di sinistro da parte dei privati.

L’analisi dei dati statistici ha evidenziato, altresì, che negli ultimi anni, a fronte di circa quaranta agenzie generali presenti nel territorio della provincia di Enna, ben dieci, vale a dire il 25%, sono state costrette a cessare la loro attività.
Le compagnie di assicurazione interessate hanno perciò proposto le relative denuncie-querele essendosi accertato un danno complessivo ammontante a circa € 200.000,00.
Principali vittime delle azioni truffaldine perpetrate dagli indagati, però, oltre alle compagnie assicurative che hanno subito i riferiti ingenti danni patrimoniali e professionali, sono gli ignari cittadini costretti a subire dei cospicui aumenti delle polizze.
L’attività investigativa espletata dalla sezione reati contro il patrimonio e contro la Pubblica Amministrazione della locale Squadra Mobile ha consentito di deferire in stato di libertà alla competente A.G. ben 65 soggetti resisi responsabili di oltre venti ipotesi delittuose fraudolente compiute nei comuni di Barrafranca e di Enna in un arco temporale che va dal gennaio 2006 al febbraio 2011.
E’ stato accertato, inoltre, che taluni degli indagati risultano imparentati tra di loro o hanno stretti legami di amicizia o di conoscenza ed hanno utilizzato le compagnie assicuratrici come se fossero un vero e proprio ‘bancomat’ dal plafond illimitato da cui prelevare, a scadenze periodiche, somme di denaro.
Gli elementi di prova si ricavano, tra l’altro, dal succedersi a brevi intervalli di tempo di numerosi incidenti, tutti con le stesse modalità e sempre tra le medesime persone, in cui i partecipi hanno interscambiato i loro ruoli (a volte sono autori e responsabili del sinistro, a volte danneggiati), dalla precostituzione di documentazioni palesemente false, nonché dalle particolari caratteristiche comuni dei sinistri stradali dalle quali si desume la loro non veridicità.
Infatti, in primo luogo, i sinistri in questione traggono origine e si fondano esclusivamente sulla compilazione del c.d. modello “C.A.I.” (Constatazione Amichevole d’Incidente) ad opera dei conducenti dei veicoli, indice di un accordo tra le parti circa le presunte modalità di accadimento di essi.
In detti modelli “C.A.I.” le responsabilità del sinistro stradale vengono sempre poste a carico di una sola parte e, stranamente, esulano completamente le ipotesi di responsabilità concorsuale.
Ciò implica che il conseguente aumento del premio assicurativo si ripercuote su di un solo soggetto e non su entrambi.
Poi, in nessuno degli episodi considerati è stata mai invocata la presenza delle Forze di Polizia o della Polizia locale al fine di effettuare i dovuti rilievi descrittivi, fotografici o planimetrici.
Inoltre, in nessun caso (tranne una sola volta in cui vi è stata una testimonianza macroscopicamente falsa) è stata indicata da parte dei denuncianti l’eventuale presenza di terzi testimoni che abbiano potuto assistere ai fatti e possano confermare quanto dichiarato.
Anzi, al contrario, buona parte dei sinistri, ovvero 10 casi su 21, si sarebbero verificati lontano dal centro urbano dei Comuni di Barrafranca o di Enna, in località isolate e di campagna e, dunque, al riparo da ‘occhi indiscreti’.
Per quanto concerne gli incidenti con feriti, le patologie cliniche evidenziate nei referti medici sono sempre riferite da parte dei pazienti ed appare del tutto inverosimile che in nessun caso sia mai stata riscontrata una frattura o una ferita o un taglio per cui sia stato necessario apporre dei punti di sutura od un qualche altro tipo di medicazione.
Altrettanto inverosimile è che in nessun caso il conducente del veicolo responsabile si è recato al Pronto Soccorso ed ha patito danni fisici, soprattutto ove si consideri che, salvo rare eccezioni, tutti gli altri soggetti coinvolti hanno lamentato di averne subiti, ottenendo così dei cospicui risarcimenti.
Ciò si spiega se si osserva che al conducente del veicolo responsabile del sinistro stradale non compete alcun indennizzo (fatte salve le c.d. polizze “kasko” di cui nessuno degli indagati risulta ovviamente titolare) e, pertanto, era completamente inutile per gli indagati fingere di avere bisogno di ricorrere alle cure mediche.
Altra circostanza strana è che in diversi casi, 8 su 21, il sinistro sarebbe stato provocato da una macchina agricola o da un autocarro.
Tale stranezza si giustifica tuttavia se si considera che detti veicoli, per legge o per scelta della compagnia assicuratrice, non adottano il sistema del c.d. “bonus-malus”, ma pagano una tariffa fissa e, di conseguenza, non subiscono l’aumento della classe di merito per l’anno successivo qualora si siano resi responsabili di un sinistro.
Inoltre, è al vaglio degli inquirenti la posizione di alcuni legali che, oltre ad essere personalmente coinvolti nei sinistri, in palese conflitto d’interesse, hanno prestato la loro attività professionale sia in favore dei soggetti occupanti il veicolo responsabile dell’incidente che in favore di quelli che viaggiavano a bordo di quello vittima di esso.
Si sottolinea, infine, che ad alcuni soggetti è stata contestata pure la circostanza aggravante di avere determinato a commettere il reato dei minori d’età.
Le indagini, tutt’ora in corso e suscettibili di ulteriori approfondimenti investigativi, sono coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna,
dott. Marco Di Mauro.

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Vulnerabilita’ 0-day in Microsoft XML Core Services

:: Descrizione:
E’ stata riportata una vulnerabilita’ in Microsoft XML Core Services, che potrebbe essere sfruttata da malintenzionati per compromettere un sistema che ne sia affetto.
La vulnerabilita’ e’ causata da un errore durante il tentativo di accesso ad un oggetto in memoria che non e’ stato inizializzato.

Lo sfruttamento permette l’esecuzione di codice arbitrario, ad esempio, inducendo l’utente a visualizzare pagine web malevole in Internet Explorer.

La vulnerabilita’ e’ riportata come 0-day e risulta essere attivamente sfruttata.

:: Software interessato:

Microsoft Office 2003 Professional Edition
Microsoft Office 2003 Small Business Edition
Microsoft Office 2003 Standard Edition
Microsoft Office 2003 Student and Teacher Edition
Microsoft Office 2007
Microsoft XML Core Services (MSXML) versioni dalla 3.x alla 6.X

:: Impatto:

Accesso remoto al sistema
Esecuzione di codice arbitrario

:: Soluzioni:

Applicare il Fix it rilasciato da Microsoft:
http://support.microsoft.com/kb/2719615

:: Riferimenti:

Microsoft:
http://technet.microsoft.com/en-us/security/advisory/2719615

Secunia:
http://secunia.com/advisories/49456/

Mitre CVE ID:
http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2012-1889

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