Russia, “vedova nera” uccisa da un sms

la notizia è stata diffusa dai servizi segreti: Pianificava un attacco nella Piazza Rossa a Capodanno, ma il telefonino avrebbe fatto scattare il detonatore.

MILANO – Aveva pianificato un attentato terroristico da portare a termine la notte di Capodanno vicino alla Piazza Rossa di Mosca. Ma poche ore prima di dirigersi verso il luogo simbolo della capitale russa, avrebbe ricevuto un sms di auguri che ha fatto scattare il detonatore collegato alla sua cintura esplosiva ed è morta sul colpo. La notizia del fallito attentato della kamikaze islamica, diffusa nei giorni scorsi dal quotidiano Moskovsky Komsomolets e girata al giornale moscovita dai servizi segreti russi, è stata ripresa dai più autorevoli organi d’informazione stranieri. Tuttavia la soffiata potrebbe essere una bufala astutamente confezionata dai servizi segreti russi all’indomani dell’attentato di Domodedovo per mantenere alta la tensione nel Paese.

LA VERSIONE DEI SERVIZI SEGRETI – L’anonima “vedova nera”, nome con il quale sono identificate le kamikaze assoldate dal terrorismo islamico, sarebbe appartenuta allo stesso gruppo responsabile dell’attentato dello scorso 24 gennaio all’aeroporto di Domodedovo che ha provocato 35 morti. Secondo i servizi segreti moscoviti il sms che avrebbe scongiurato l’ennesimo attentato terroristico a Mosca, sarebbe stato inviato automaticamente dall’operatore telefonico. Gli 007 della Fbs affermano che l’esplosione sarebbe avvenuta in una casa al centro di Mosca che la kamikaze avrebbe preso in affitto. La donna non è stata ancora identificata, ma secondo gli agenti dell’ex Kgb potrebbe essere la moglie di un pericoloso terrorista, arrestato nel settembre scorso. I servizi segreti dichiarano di aver arrestato una complice della kamikaze: si chiamerebbe Zeinat Suyunova e sarebbe originaria del Daghestan, uno dei territori della Repubblica Russa più martoriati dagli attentati islamici. La ventiquattrenne Suyunova sarebbe stata acciuffata dalla polizia qualche giorno dopo il fallito attentato.

DUBBI SULLA VERIDICITÀ DELLA STORIA – Come ha fatto notare il Daily Telegraph se la kamikaze fosse riuscita ad arrivare vicino alla Piazza Rossa la notte di Capodanno avrebbe potuto provocare la morte di centinaia di persone. I gruppi terroristi del Caucaso spesso usano il telefono portatile come detonatore. Spesso a far scattare l’esplosione non è il kamikaze, ma un suo complice che, piazzatosi in un punto strategico, invia un sms al candidato suicida nel momento in cui ritiene che l’esplosione possa causare il maggior numero di vittime. Ciò che rende inverosimile la versione dei servizi segreti è il fatto che la kamikaze abbia tenuto acceso il telefonino nelle ore precedenti all’attentato, invece di azionarlo poco istanti prima del blitz terroristico. Da parte loro i servizi segreti russi concludono che se l’attentato è fortunatamente fallito, è tutto merito della “negligenza” della kamikaze.

LA STRAGE DEL 24 GENNAIO all’aeroporto Domodedovo
Attentato di Mosca: «Caso risolto» L’attacco, mai rivendicato, sarebbe stato compiuto da un kamikaze di 20 anni originario del Caucaso del Nord

MILANO – L’attentato all’aeroporto internazionale Domodedovo di Mosca è un «caso risolto». Lo ha assicurato il portavoce del comitato d’inchiesta creato dopo la strage del 24 gennaio, che ha fatto 35 vittime e 130 feriti. L’attacco – mai rivendicato – sarebbe stato compiuto da un kamikaze di 20 anni originario del Caucaso del Nord: gli investigatori conoscono il suo nome, ma non lo svelano per consentire che vadano avanti le indagini su organizzatori e complici. «L’identità dell’attentatore suicida che ha azionato un ordigno esplosivo imbottito di elementi in grado di ferire è stata accertata» ha detto il portavoce Vladimir Markin, aggiungendo che i veri obiettivi del gesto erano cittadini stranieri: «Non a caso è avvenuto nella sala arrivi dei voli internazionali».

Mosca: la strage in aeroporto compiuta da una donna (24 gennaio 2011)
LA STRAGE DEL 24 GENNAIO all’aeroporto Domodedovo
Attentato di Mosca: «Caso risolto»

L’attacco, mai rivendicato, sarebbe stato compiuto da un kamikaze di 20 anni originario del Caucaso del Nord

PISTA CAUCASICA – Gli investigatori hanno fin da subito privilegiato la pista caucasica, anche se negli ultimi giorni si era ipotizzato in modo non ufficiale che a commettere l’attentato fosse stato un uomo di etnia russa, Vitaly Razdobudko, 32 anni, originario della regione di Stavropol, confinante con le repubbliche caucasiche di Cecenia e Daghestan. Membro di un gruppuscolo wahabita (una delle correnti più estremiste dell’Islam) sgominato nell’ottobre scorso, la Jamaat Nogai (battaglione Nogai, dal nome di una etnia), Razdobudko anni fa si era convertito all’Islam e frequentava una moschea ritenuta un covo di integralisti islamici.

fonte corriere della sera

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Simona Ventura lascia “Quelli che il calcio…”? Una bufala

Squadra vincente non si cambia: è questo il motto di Rai Due riguardo alla conduzione del programma “Quelli che il calcio…”. Sono state smentite le voci sul cambio di guardia al varietà calcistico, visto che si era parlato di un probabile ritorno a Mediaset da parte di Simona Ventura.

Secondo indiscrezioni, a sostituire la Simona nazionale sarebbe stata scelta Caterina Balivo ma l’emittente Rai, in un comunicato ufficiale, ha smentito la notizia:

Non risponde al vero l’anticipazione pubblicata dal quotidiano free press Leggo in merito alla prossima stagione del programma. Quelli che il calcio… e la collaborazione con Simona Ventura fanno parte della storia di Rai Due e, visti anche i risultati di quest’anno, non c’è alcuna intenzione di cambiare una squadra vincente. Le riflessioni e le valutazioni sui palinsesti futuri saranno fatte, come sempre, d’intesa con la direzione generale e, quindi sottoposte al vaglio del consiglio d’amministrazione.

Nonostante la nota ufficiale parli di una collaborazione storica tra la Ventura e la Rai, la seconda rete pubblica non ha accennato a spostamenti in Mediaset o al futuro del reality show “L’Isola dei Famosi“, annoverato nella lista delle trasmissioni a rischio per la crisi economica.

Per quanto riguarda X-Factor, la Ventura lo scorso hanno ha già spiegato le ragioni del suo rifiuto: la conduttrice Rai sente di avere le mani legate e di non poter personalizzare lo show come vorrebbe. Tuttavia “mai dire mai”: magari, essersi seduta quest’anno al banco dei giudici potrebbe averle fatto venire nostalgia del talent show.

fonte onetivu.it

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hoax: 15 Marzo Facebook chiuderà i battenti

il 15 Marzo Facebook chiuderà i battenti poiché il suo creatore Mark Zuckerberg è troppo stressato dalla sua gestione. Tutto questo è ovviamente una bufala, i 600 milioni di utenti iscritti a Facebook stiano tranquilli. Prestate inoltre attenzione, come segnalato dalla nota azienda di sicurezza Sophos, molti malintenzionati possono sfruttare questa falsa notizia per farvi scaricare nel vostro computer programmi nocivi che dichiarano, la possibilità di utilizzare Facebook anche dopo il 15 Marzo o che consentono di scaricare immediatamente tutte le foto che avete salvato su questo noto social network. Ovviamente queste mail cestinatele immediatamente senza aprirle.
Se non siete iscritti a Facebook e volete farlo, visitate questo indirizzo.

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Power Balance il braccialetto inutile

il Power Balance si tratta di un braccialetto che avrebbe delle caratteristiche straordinarie e che riuscirebbe a donare a chi lo indossa più forza, equilibrio e abilità. Ovvio che si trattasse di una bufala ma ciò non ha impedito a milioni di intellettuali di abboccare ad una trovata pubblicitaria molto singolare.

La condanna arriva dall’Antitrust italiano ( a dicembre 2010 ) (con sanzione di 350.000 euro), ed è inoltre stata offerta la possibilità di un rimborso, ma in termini ben più blandi di quelli imposti dalle autorità australiane.

Ecco infatti cosa ha dovuto pubblicare la Power Balance sui giornali australiani (Gizmodo) e sul proprio sito ( http://www.powerbalance.com/australia/ca ):

Nella nostra pubblicità abbiamo dichiarato che i braccialetti Power Balance miglioravano la vostra forza, il vostro equilibrio e la vostra flessibilità.
Ammettiamo che non ci sono prove scientifiche credibili a supporto delle nostre asserzioni e che pertanto abbiamo avuto un comportamento ingannevole in violazione della sezione 52 della Legge sulle Pratiche Commerciali del 1974. Se ritenete di essere stati ingannati dalle nostre offerte promozionali, desideriamo scusarci senza riserve e vi offriamo un rimborso completo.

In originale:
In our advertising we stated that Power Balance wristbands improved your strength, balance and flexibility.We admit that there is no credible scientific evidence that supports our claims and therefore we engaged in misleading conduct in breach of s52 of the Trade Practices Act 1974.If you feel you have been misled by our promotions, we wish to unreservedly apologise and offer a full refund.

In quello italiano, invece, non c’è nessuna ammissione di colpa.

Negli ultimi mesi la società è stata vittima di diversi attacchi da parte dei consumatori di tutta Europa ed la prima volta, in Australia, che una società ha dovuto ammettere che le loro affermazioni erano prive di fondamento.

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Nelson Mandela non è morto era una bufala

“Nelson Mandela sta bene ed è in vacanza”, ha riferito un portavoce della fondazione, Sello Hatang, negando anche su alcuni bollettini medici che lo vedevano in gravi condizioni di salute.

Migliaia di utenti di Twitter hanno reagito con indignazione su questo scherzo di cattivo gusto rivolto verso il grande Mandela, Premio Nobel per la Pace.

“Nelson Mandela non è morto e chi l’ha inventata farebbe bene a vergognarsi” Hanno scritto un buon numero di utentì del network.

“Twitter sembra quasi diventato il luogo di tante false notizie di morti”. Ha annunciato un altro utente.
Beffe simili su Twitter avevano annunciato la morte anche della cantante Aretha Franklin e degli attori Charlie Sheen, Johnny Depp e Morgan Freeman.
Nelson Mandela, il primo presidente di colore dell’Africa Meridionale ultimamente è apparso alquanto fragile, e già dall’ultima cerimonia della Coppa del Mondo FIFA 2010 a Johannesburg non sembrava essere molto in forma.

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Aretha Franklin morta? Una bufala di Twitter

Aretha Franklin è viva e sta bene !!!



Da giorni si è diffusa una bufala su Twitter. Migliaia di tweet commentano la scomparsa di Aretha Franklin, ma c’è solo un piccolo particolare. La cantante non è assolutamente deceduta ed anzi, ha in parte risolto i suoi problemi e sta cercando di tornare in forma dopo il male che l’ha colpita ed il ricovero in ospedale ad inizio dicembre.

Una bufala con i fiocchi, realizzata appositamente per i cybercreduloni, a quanto pare sono in tanti ad essere cascati nel “tranello”, sono tantissimi i messaggi di condoglianze apparsi sul noto social network.

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La pioggia nel deserto: miracolo o bufala?

La pioggia nel deserto è un fenomeno atmosferico quasi impossibile da vedere e da osservare, la natura, per definizione, in quelle zone è arida, con sole cocente e spesso senza possibilità di refrigerio per animali o persone, eppure il miracolo è possibile, nel deserto può piovere.

L’evento è possibile solo grazie all’intervento umano, infatti il Sunday Times ha pubblicato una news in cui spiega come la società svizzera Meteo Systems, coordinata dal Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo, avrebbero creato 52 acquazzoni artificiali negli Emirati Arabi Uniti, nella regione orientale di Al Ain, nello stato di Abu Dhabi. Per farlo hanno utilizzando le moderne tecnologie che offrono all’uomo un controllo sul clima, fortemente sponsorizzate dallo sceicco Khalifa bin Zayed al Nayhan.

L’evento si è verificato tra luglio e agosto, ma questa modalità non è da tutta la comunità scientifica approvata. Infatti, la Società Meteorologica Italiana su Repubblica.it spiega: ‘Per il momento ci sembra prematuro avallare tale scoperta come effettivamente efficace e rivoluzionaria e bisognerà quindi attendere che i dati reali e la metodologia dettagliata venga pubblicata su riviste scientifiche internazionali prima di dare credito a queste notizie prive di ogni dettaglio tecnico‘.

A volte queste notizie sono bufale, anche perché in occidente tale sperimentazioni sono state abbandonate negli anni Settanta in quanto: ‘I risultati molto incerti e non in grado di sostenere applicazioni pratiche. Sarà pure dietrologia, ma la cosa strana è che, nell’ultimo decennio, questi sedicenti successi provengono sempre da Paesi come Cina, Thailandia, Russia e ora Abu Dhabi. Mai dall’America, dove c’è la miglior ricerca scientifica sull’atmosfera e dove pure ci sarebbe da risolvere la piaga della siccità. Chissà come mai in questi Paesi i dati non sono mai trasparenti e verificabili, ma c’è sempre solo il roboante comunicato noi ce l’abbiamo fatta, cui, in genere, fa seguito un lungo silenzio‘.

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attenzione, un truffatore invia un falso messaggio firmato poste italiane

ATTENZIONE SI TRATTA DI UNA TRUFFA,
POSTE ITALIANE NON INVIA MAI QUESTI MESSAGGI

Oggetto: Servizio tecnico di Poste.it
PostePay Italiane

Gentile Cliente,
Abbiamo rilevato attivita irregolari sul tuo PostePay sul conto
20/12/2010.
Per la tua protezione, e necessario verificare questo
attivita prima di poter continuare a utilizzare il
conto.
Si prega di scaricare il documento allegato alla presente
e-mail a rivedere le attivita del proprio account.
Rivedremo l’attivita sul tuo conto
con voi e alla verifica, e ci consentira di eliminare le restrizioni imposte alle
il tuo account.

Se scegliete di ignorare la nostra richiesta, ci lasciano scelta
ma di sospendere temporaly tuo account.
Se scegli di ignorare la nostra richiesta, ci lasciano scelta
di sospendere temporaneamente il tuo account.
Ti chiediamo di consentire almeno 72 ore per il caso di essere
indagato e si consiglia di verificare il tuo conto in quel
momento.

Con i migliori saluti,
Responsabile della comunicazione del Cliente

© Poste italiane 2010 – Partita Iva 01114601006

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La fantascienza diventa una bufala La Nasa consegna gli anti-OscarLa fantascienza diventa una bufala La Nasa consegna gli anti-Oscar

A fatica, ma avevano resistito. Quando, però, sul grande schermo è apparsa la pioggia di neutrini non ce l’hanno fatta più. E sono scoppiati a ridere. Gli scienziati della Nasa hanno aspettato più di un anno ma alla fine hanno decretato il loro verdetto inoppugnabile: il premio anti-Oscar per il film meno scientifico l’ha vinto «2012» di Roland Emmerich. E c’è poco da ridere. Gli scienziati sono pronti a giurare che film campioni d’incassi come questo hanno enormi conseguenze sulle persone comuni. «Questa pellicola ha avuto effetti terribili – assicura Donald Yeomans, che lavora nel Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California – Abbiamo dovuto mettere una pagina speciale sul nostro sito per rispondere a tutte le domande che abbiamo ricevuto. Non era mai successo prima». Ma che cosa ha fatto Emmerich di così poco credibile? A parte le bislacche teorie sui neutrini, chi non ricorda la scena dell’aereo che si infila in mezzo ai grattacieli che crollano e si salva per qualche decimo di secondo? Eh su, via. La risata è inevitabile. Gli scienziati americani vanno giù pesante. È mai possibile che, per giustificare i cataclismi che devastano la Terra, Emmerich scomodi proprio il neutrino, la più innocente delle particelle? «Dovendo fare un danno non sceglierei certo il neutrino – spiega Lucia Votano, direttrice dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Questa particella ha così poche interazioni con la materia che per vederne poche decine al giorno serve un macchinario da 1800 tonnellate». E invece è proprio una tempesta di neutrini a scatenare l’improbabile fine del mondo. Più che l’anti-Oscar, Emmerich meriterebbe il «Tapiro d’oro», visto che il suo nome circola anche per un’altra nomination: le incredibili avventure di «The day after tomorrow». In quel caso gli effetti del riscaldamento globale vengono esagerati e concentrati in un periodo di tempo troppo piccolo per essere presi sul serio. Grasse risate, insomma. I cervelloni della Nasa hanno stilato l’amena classifica durante una cerimonia semi-seria a Pasadena. E che dire della clonazione di Arnold Schwarzenegger ne «Il sesto giorno»? In poche ore quello che sarebbe diventato il Governatore della California viene «raddoppiato» con tanto di duplicazione dell’accento. Esilarante. Nella top ten c’è anche «The Core», film di Jon Amiel del 2003, in cui il nucleo della Terra smette di girare. E gli scienziati se la ridono a crepapelle. Non tutta la fantascienza vien per nuocere, però. Applausi per l’attendibilità a tre grandi classici del genere come «Gattaca», «Blade Runner» e «Metropolis», giudicati ottimi nell’ipotizzare un futuro plausibile. Certo, bisogna chiamarsi Ridley Scott o Fritz Lang ma il messaggio lanciato a Emmerich è chiaro: prima di girare il prossimo film faccia un giro dalle parti di Pasadena.
fonte: il tempo

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Owen Wilson non è morto, era una bufala

OWEN E’ VIVO E VEGETO!

la notizia era stata diffusa dal sole24 ore il 29 dicembre 2010, la smentita ci è stata segnlata da un lettore sul sito del sle 24 ore. dato che errare è umano diamo il merito a chi come il sole24 ammette che qualche volta può succedere a tutti.

Riporto l’articolo presente pubblicato sul sole24ore :

sul sito leggiamo ” Le nostre scuse. In gergo giornalistico esiste un motto che dice: meglio un buco che una toppa. Ma questa purtroppo è una toppa. Ci scusiamo con i lettori e ovviamente con l’interessato (dicono peraltro porti bene) per aver dato ieri sera per qualche minuto la notizia falsa della scomparsa di Owen Wilson, spassoso attore. Era su un sito di solito attendibile, ma come sappiamo la rete può fare brutti scherzi. Ne siamo molto convinti e siamo molto attenti alla bufale sui temi cari al Sole 24 Ore, chiudere l’anno con un errore grave su un tema differente ci sprona a diventare sempre più attenti e bravi su tutto. Scusate per la bufala e per la toppa. Auguri.”

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-12-30/owen-wilson-morto-bufala-135124.shtml?uuid=AY4Z0lvC

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