Safer Internet Day, occhio al cyberbullismo

Oggi tantissime iniziative, ed in Italia parte la giornata nazionale contro questo fenomeno, nell’ambito della Giornata europea della sicurezza in Rete

Pubblicato in avvenimenti | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Safer Internet Day, occhio al cyberbullismo

Bufale: per far soldi e…politica. Il caso Lisa rapita e seviziata da stranieri

Bufale in Rete. Quasi mai sono errori o ingenuità, quasi mai i fake sono innocenti o casuali. Le notizie inventate e immesse in circolo non sono inventate per gioco o immesse per imperizia. Servono a far soldi ed è per questo che vengono prodotte. Soprattutto a far soldi. E servono anche a far…politica. Spesso le due cose coincidono ma non è necessario che i due obiettivi coesistano in una sola bufala. Possono il far soldi e il far politica viaggiare insieme o autonomamente. In entrambi i casi comunque le bufale funzionano, producono appunto soldi e politica. Quindi chi le fabbrica e le spaccia sa quel che fa, eccome se lo fa.

Dalla Germania giunge la notizia, vera, che Facebook in Germania ha elaborato un sistema di segnalazioni della bufala in Rete. La “notizia” senza riscontro nella realtà, segnalata come tale da utente della piattaforma, sarà in qualche modo (labile) verificata dal social network e, se risultata sospetta, sarà segnalata come tale da Facebook stesso. Soprattutto la “notizia”, se sospetta di essere artefatta e inventata, Facebook non la collocherà più in cima a News Feed ma in coda. E qui, in questa collocazione e classifica, che si evidenzia il rapporto tra bufale e soldi.

Una bufala sapientemente costruita, costruita cioè con i materiali che incontrano successo in Rete (una sorta di algoritmo degli argomenti e storie che “tirano”) crea e alimenta, spesso con incremento esponenziale, il traffico appunto in Rete. Questo aumento di traffico vale soldi, chi lo produce incassa, ci guadagna soldi in proporzione. La scelta di Facebook Germania, mettere in coda la “notizia” sospetta mira ad erodere o almeno limitare l’effetto diffusione e quindi remunerazione.

Dalla Germania arriva anche una storia esemplare. La storia di Lisa, storia pluri condivisa sul web, storia di una ragazza che è diventata persona e personaggio per moltissimi tedeschi, storia di una ragazza che non esiste. Lisa sul web ha 14 anni, è stata rapita e quindi seviziata da una banda di stranieri, forse profughi, forse immigrati, di certo stranieri. Rapita e seviziata a 14 anni. Quale migliore esempio, quale migliore prova provata dell’antico e rinnovato “gli stranieri insidiano, rubano, violano le nostre donne”? Nessuna. Lisa nella realtà non esiste. Ma conta poco, conta eccome che la bufala in questo caso fa politica.

Lisa è una presenza e una star sui siti…tedeschi? Sì, tedeschi ma anche russi. E che c’entrano i russi? I siti come la Rete non conoscono confini nazionali e Lisa che non esiste è la prova materiale e la pistola fumante che accusa la Merkel di ever esposto al peggio le donne tedesche, perfino le bambine. Lisa è l’eroina di tutti i siti e gli umori anti Merkel oggi in Germania.

A Lisa fa da compagnia lo straniero che la Merkel in persona ha incontrato faccia a faccia in una pubblica occasione. Abbondano i siti dove si legge di inchieste che lo collegano o coinvolgono in attività e relazioni terroristiche. Inchieste che non esistono.

Basterà il timido accorgimento adottato da Facebook? Ovviamente no. In termini di opinione e “informazione” è dimostrato e acclarato che sul web soprattutto si cerca e si trova ciò che conferma ed esalta ciò di cui si è già convinti. E che la comunicazione liberissima sì finisce però per essere un comunicare in un circuito chiuso, autoreferente e soprattutto auto esaltante. Quindi non sarà un posto a fondo classifica a rendere meno remunerative e/o politicamente utili le bufale.

Però che perfino i grandi social network siano indotti, costretti a “fare la mossa” di fare qualcosa contro le bufale indica, purtroppo attesta che la bufala è pane quotidiano e anche companatico della comunicazione appunto sui social. Con sempre più frequenti sconfinamenti anche nella comunicazione più o meno istituzionale.

C’è chi invoca improbabili e inutili organismi internazionali di controllo. Controllo di che, con quali parametri, con quale autorità? C’è chi grida alla censura se tocchi il sacro web, anche se lo tocchi mentre mente e imbroglia per far soldi. E c’è chi dice che l’unica sta nella professionalità degli operatori dell’informazione (giornalisti?). Professionalità che è l’unico setaccio autentico che è in grado di separare la bufala dalla realtà sapendole distinguere.

Ammesso che questa professionalità esista, c’è il piccolo particolare che non è più particolarmente richiesta dal mercato e prevista nel mansionario dell’operatore nelle comunicazioni. E se pure questa professionalità esiste ancora, quanto durerà nel tempo? Dopo quanti anni ancora di profondo intreccio e intima fusione tra realtà e bufala sul web e dintorni qualcuno saprà ancora distinguere? E ammesso ancora che sappia e voglia ancora farlo, qualcuno lo pagherà ancora per farlo?

 

Kabobo non ha nulla a che fare con l’articolo ma molti hanno rielaborata la bufala sui vari social inserendo questa foto

 

Fonte Blitz

Pubblicato in Bufale e Hoax | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Bufale: per far soldi e…politica. Il caso Lisa rapita e seviziata da stranieri

Il Tg3 Rai Calabria: “Papa Francesco a Catanzaro”, ma è una bufala

E’ diventata virale sui social la notizia (falsa) secondo cui Papa Francesco avrebbe programmato una visita pastorale a Catanzaro per il prossimo 27 marzo. L’informazione è stata data, purtroppo, anche dal Tg3 Rai della Calabria.

La notizia infatti non trova conferma né in ambienti del clero, né sul sito del Vaticano, dove è pubblicato il calendario delle visite pastorali del Santo Padre fissate per la prossima primavera. Il bollettino della Sala stampa vaticana non menziona alcuna visita in Calabria, né radio vaticana.

Tratte in inganno anche alcune testate online, che hanno dato risalto alla falsa notizia. Bergoglio, secondo gli inventori della fake news avrebbe programmato oltre 15 visite pastorali concentrate in circa venti giorni, tra cui quella di Catanzaro il 27 marzo 2017.

Una cosa davvero impossibile per il Pontefice. La bufala ha cominciato a girare in rete su alcuni siti e poi rimbalzata nel mercimonio di Facebook ormai diventato spazio dove diffondono fake a ritmi impressionanti da dare in pasto ad una massa altrettanto impressionante di creduloni. Ma se a scivolare clamorosamente sulle bufale diffuse su rete e social è anche la Rai…L’emittente di Stato si è poi scusata con i telespettatori.

Fonte SecondoPiano

Pubblicato in Bufale e Hoax, hoax | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Il Tg3 Rai Calabria: “Papa Francesco a Catanzaro”, ma è una bufala

Chiamate da Numeri Italiani che prosciugano il credito la truffa si allarga

Non hanno proprio cosa inventarsi, sebbeen sia una truffa risalente al giugno 2016 molti hanno lamentato le ripetute chiamate da parte svariate numerazioni anche apparentemente appartenenti a numeri italiani come il prefisso 02. Il numero incriminato è 02 80886927, apparentemente proveniente da Milano ma si tratta di un numero che rappresenta una truffa congegnata ad hoc per sottrarre credito telefonico.

All’altro capo del telefono in genere non risponde nessuno, ma più tempo si passa alla cornetta più credito viene eroso.

si consiglia di mettere in BACKLIST (BLOCCARE) i numeri che non si conoscono oppure evitare di rispondere.

Molti smartphone hanno integrata questa funzione oppure se il vostro smartphone non possiede questa caratterieristica utilizzare programmi che bloccano le chiamate indesiderate come ad esempio Call Blocker o simili

 

Ora, il passaparola diffuso in rete ha prodotti i suoi effetti e la stessa polizia di Stato ha segnalato sulla sua pagina Facebook, Una vita da social,

#OCCHIOALLATRUFFA:LEGGI E CONDIVIDI.Nuovo pericolo per gli utenti, indipendentemente dal gestore del proprio telefono fisso o quello mobile, visto che sta prendendo piede la truffa delle chiamate ricevute dal numero 0280886927. Secondo quanto trapelato in queste ore, infatti, tantissimi utenti in giro per l’Italia avrebbero ricevuto delle presunte chiamate da un numero fisso apparentemente legato al distretto di Milano, ma dietro questa maschera ci sarebbe un pericolo per il pubblico.Le segnalazioni parlano di credito telefonico scalato e di addebiti già presenti nelle bollette, semplicemente per aver risposto alle suddette chiamate. Nel momento in cui appare sul display del telefono fisso o del proprio smartphone il numero 0280886927, molti utenti si sono limitati a rispondere come avviene di solito in questi casi. A quel punto si riscontra che dall’altra parte del telefono non c’è nessuno. A primo impatto, per molte persone l’iniziativa si rivela una semplice perdita di tempo, alla quale purtroppo ci siamo abituati.Tuttavia nella giornata di ieri si è scatenato il passaparola su Facebook e Whatsapp che evidenzia appunto la truffa. Basta rispondere alle chiamate provenienti dallo 0280886927 per correre seriamente il rischio di vedersi addebitati dei costi al momento non quantificabili. Ricevere chiamate da numeri sconosciuti senza ottenere riscontri una volta risposto non è certo una novità, ma allo stesso tempo fino ad oggi non si era mai parlato di vere e proprie truffe.Il consiglio che possiamo darvi è quello di inserire il numero nella vostra blacklist dello smartphone che utilizzate costantemente, in modo tale da bloccarlo senza creare i presupposti della truffa.

Pubblicato in Phishing e Truffe | Contrassegnato , , , , , , , | Commenti disabilitati su Chiamate da Numeri Italiani che prosciugano il credito la truffa si allarga

“La parrocchia chiede 600 euro per il funerale”

il commento “bufala” scatena la polemica, notizia falsa

sebbene ci siano Preti che sono molto chiacchierati si tratta di una bufala

Giussano, funerale a pagamento ma solo su Facebook

Giussano (Monza e Brianza), 11 gennaio 2017 – Per celebrare un funerale a Birone di Giussano servono 600 euro. Peccato che sia una bufala girata su Facebook. O meglio una «mezza bufala» visto che la vicenda è vera ma non come è stata raccontata sul social network scatenando commenti e prese di posizione. La storia riguarda una famiglia indigente di Giussano che ha chiesto al Comune una mano per poter celebrare le esequie di un loro caro. L’Amministrazione comunale, dopo aver verificato lo stato di indigenza del nucleo familiare, ha aiutato con una cifra di 1.200 euro la famiglia. Un somma che è servita per pagare il servizio funebre e la bara, non il trasporto dalla chiesa al cimitero, obbligando la famiglia a non celebrare la messa ma a effettuare una semplice benedizione direttamente al cimitero. Peccato che a questo punto una persona vicino alla famiglia, sentendo la vedova, si sia attaccata alla pagina del social netwoork per denunciare il fatto che il sacerdote di Birone avesse chiesto, per celebrare il funerale, 600 euro alla famiglia. Tra l’incredulità generale (visto che

normalmente la parrocchia per celebrare un funerale chiede al massimo un’offerta) dei frequantatori della pagina «Sei di Giussano (Birone, Paina, Robbiano) se…».

Una polemica montata in poche ore che ha costretto la parrocchia ha diramare nella mattinata di ieri un comunicato ufficiale. «La parrocchia di Birone non ha mai preteso, né pretende alcuna quota per l’effettuazione dei funerali – si legge nel documento ufficiale redatto dalla Diaconia della Comunità Pastorale di San Paolo di Giussano a firma del parroco don Sergio Stevan e dal vicario don Eugenio Carminati, –. La voce dei pretesi 600 euro, riguarda solo l’impresa che vuole detta cifra per accompagnare in chiesa il feretro. La Parrocchia di Birone è pronta a celebrare il funerale in chiesa quando la famiglia lo chiedesse e disponesse che il feretro vi venga portato». Una smentita ufficiale che ha permesso sgonfiato il caso senza che nessuno però si sia sentito in dovere di chiedere scusa per aver dato credito ad una voce senza verificare.

Fonte: il giorno

 

 

 

Pubblicato in Bufale e Hoax, hoax | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su “La parrocchia chiede 600 euro per il funerale”

“La danza di vottary” su Whatsapp: il virus è solo una bufala

“Per favore avvisa tutti i contatti della tua lista di non aprire il video chiamato ”La danza di vottary”. È un virus che formatta il tuo cellulare. Attento e’ molto pericolosa, lo hanno annunciato oggi alla rai tv. Diffondi a tutti come puoi!”.

Per chi avesse ricevuto sul proprio Whatsapp,  deve cestinarlo perché  oltre ad essere un messaggio sciocco «si tratta dell’ennesima bufala».

Pubblicato in Bufale e Hoax, hoax | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su “La danza di vottary” su Whatsapp: il virus è solo una bufala

La bufala della lettera avvelenata

Ancora una bufala che gira su whatsapp e su Facebook. Si legge che la busta viene inviata tramite posta e che contiene degli oggetti che se toccati uccidono all’istante.

Si tratta di una notizia non vera.

 

 

Pubblicato in Bufale e Hoax, hoax | Contrassegnato , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su La bufala della lettera avvelenata

Ritiro patente a 60 anni

SI TRATTA DI UNA BUFALA, NESSUN RITIRO !!

La nuova legge, in realtà, prevede la possibilità di rinnovo della patente da parte degli anziani con controlli sulla validità psichica e fisica della persona. Il Codice della Strada, art. 126 “Durata e conferma della validità della patente di guida” afferma che le patenti di guida delle categorie AM, A1, A2, A, B1, B e BE sono valide per dieci anni, ma qualora siano rilasciate o confermate a chi ha superato il cinquantesimo anno di età, sono valide per cinque anni, mentre per chi ha superato il settantesimo anno di età sono valide per tre anni.

Anche al compimento dell’80esimo anno di età si potrà rinnovare la patente di guida.

Gli anziani in questione potranno rinnovare la validità della patente posseduta ogni due anni, sempre previa verifica della sussistenza dei requisiti fisici e psichici. Requisiti che dovranno risultare idonei presso gli uffici dell’unità sanitaria locale.

 

Pubblicato in Bufale e Hoax | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Ritiro patente a 60 anni

La bufala del Whats App che diventerà a pagamento

Si tratta di una bufala

WhatsApp_logo

Sabato mattina whatsapp diventerà a pagamento! Se hai almeno venti contatti manda questo messaggio a loro. Così risulterà che sei un utilizzatore assiduo e il tuo logo diventerà blu e resterà gratuito (ne hanno parlato al tg). Whatsapp costerà 0,01€ al messaggio. Mandalo a dieci persone. “Salve, siamo Andy e Jonh, i direttori di whatsapp. Qualche mese fa vi abbiamo avvertito che da quest’estate whatsapp non sarebbe stato più gratuito; noi facciamo sempre ciò che diciamo, infatti, le comunchiamo che da oggi whatsapp avrá il costo di 1 euro al mese. Se vuole continuare ad utilizzare il suo account gratuitamente invii questo messaggio a 20 contatti nella sua rubrica, se lo farà, le arriverá un sms dal numero: 123#57 e le comunicheranno che whatsapp per LEI è gratis!!! GRAZIE…. e se non ci credete controllate voi stessi sul nostro sito (www.whatsapp.com). ARRIVEDERCI. PS: quando lo farai la luce diventerà blu (se non lo manderai l’agenzia di whatsapp ti attiverà il costo ).”

Pubblicato in Bufale e Hoax, hoax | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su La bufala del Whats App che diventerà a pagamento

Compra smartphone su web e le arriva un limone

Vittima è giovane in vacanza a Stintino, denunciato calabrese

limone-013

Trecento euro in contanti, pagati sull’unghia al momento della consegna, per un limone. È la tragicomica vicenda in cui è incappata una giovane studentessa di Bergamo che da qualche giorno si trova in vacanza in Sardegna, a Stintino.

La ragazza, poco più che ventenne, è stata attratta da un’offerta su Subito.it (uno dei più conosciuti e utilizzati siti internet per gli acquisti online), relativa a uno smartphone di ultima generazione a un prezzo davvero vantaggioso. La turista ha deciso di acquistarlo e di farselo recapitare in vacanza, scegliendo il pagamento contrassegno.

Una volta ricevuto il pacco, la sorpresa: all’interno non c’è traccia di telefoni ma c’è un limone. Immediatamente ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Stintino, che sono risaliti al truffatore, un quarantunenne di Vibo Valentia che è stato denunciato per truffa.

Fonte: Ansa

Pubblicato in Phishing e Truffe | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Compra smartphone su web e le arriva un limone